Ostia, stagione balneare in crisi: i grillini chiedono tempo

Il consigliere pentastellato Calabrese si giustifica: “Virginia Raggi non è Mandrake”

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Grido di allarme dei balneari e degli esercenti di Ostia, alle prese con le “incertezze” per la nuova stagione, ufficialmente aperta il primo maggio scorso ma che “stenta a decollare”. In cima alla lista delle lamentele espresse oggi nella commissione capitolina Ambiente la “mancanza di partecipazione” perché “non ci sono interlocutori né è possibile fare progettualità – spiega Rosella Pizzuti, presidente del Sindacato italiano balneari – È tutto fermo dal punto di vista delle attività, mentre ci sono sempre più degrado e microcriminalità e quando si parla di Ostia esce solo l’immagine di una città mafiosa”.

A rivendicare la necessità di una vocazione turistica del territorio è Renato Papagni, da circa un mese rieletto alla guida di Federbalneari Roma. “Quello di oggi è un momento di incontro, perchè siamo stati commissariati due anni fa e non abbiamo mai avuto nel frattempo la possibilità di interloquire con l’amministrazione capitolina, nè con il commissario del Municipio X, e tantomeno siamo mai stati informati di ciò che succedeva intorno a noi”. La situazione dei balneari è grave, e Papagni parla di “crisi profonda” e di “grave difficoltà economica” con un calo degli incassi del 30% rispetto agli altri anni. Quindi evitare “annunci da campagna elettorale, perchè poi la realtà è che abbiamo cumulato 36 richieste di abbattimento del lungomuro, tutte rigettate”.

Il presidente 5 stelle della commissione capitolina Daniele Diaco propone un tavolo congiunto con l’amministrazione e con le commissioni Urbanistica e Turismo, per lavorare sul Piano di utilizzazione degli arenili. Su questo aspetto è intervenuto anche il capogruppo grillino Paolo Ferrara, che ha definito “vergognoso” il precedente Piano di Utilizzo degli Arenili (PUA), mentre non sono stati fatti passi nella direzione di togliere cubature e cemento dalle spiagge. Quello che dopo un anno di governo questa amministrazione dovrebbe fare a Ostia è “cercare di riproporre un modello nuovo ripristinando la legalità”. Ovviamente quello che serve, secondo il consigliere pentastellato Pietro Calabrese, è il tempo perché “Virginia Raggi non è Mandrake”.

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