L’attrice Licia Maglietta interpreta la bella Emma in Tutto può succedere. C’era nella prima serie e c’è in questa seconda stagione. Lei è la moglie di Ettore (Giorgio Colangeli) e la madre di Alessandro, Carlo, Sara e Giulia. Colei che tiene in mano le redini della famiglia, una donna forte, una mamma e una nonna premurosa e attenta.
«Sono molto fiera del mio personaggio, non di quello che c’era all’inizio in scrittura, non era complesso e c’era poco di scritto già dalla versione inglese – racconta l’attrice -, io l’ho costruito invece stando sul set, al momento, improvvisando. Lucio Pellegrini è un regista straordinario, mi ha dato campo libero, e mi ha fatto costruire ciò che avevo in mente. Spesso non si dà importanza a persone di una certa età, ai nonni, a coloro che sono più grandi. Io invece sono contenta di interpretare Emma e di dare voce a donne di una determinata fascia di età. In America la figura della nonna è marginale rispetto alla nostra cultura, da noi la nonna è una figura centrale. Ecco io combatto perchè una donna che diventa madre o nonna non è finita, ha tante cose ancora da fare. La vita non finisce a 50 o 60 anni, anzi queste donne si devono identificare in me e in quello che vivono».
Emma è stata appena operata alla testa… «Sì il mio personaggio in questa seconda serie ha un po’ di problemi da risolvere, di salute ma anche per ciò che riguarda e coinvolge la famiglia – spiega Licia Maglietta -. Mi piace mettermi la parrucca, i vestiti, muovermi in un determinato modo perchè tutto crea il personaggio. Emma è una donna che abbiamo costruito così, molto attenta a capire tutte le sfumature, i meccanismi e i rapporti all’interno della famiglia, che poi era il ruolo delle nostre madri, più silenziose ma detenevano saggezza e per cui tutti si rivolgevano a loro».
«L’insegnamento è l’ascolto – aggiunge l’attrice -, ed Emma è diventata una grande osservatrice nella prima serie e nella seconda il suo ruolo è stato ampliato. E’ ancora più attenta, ha sempre lo sguardo pronto a carpire sorrisi, a fare attenzione alle piccole cose, percepisce i piccoli cambiamenti, acchiappa tutto prima degli altri, intuisce cosa sta per accadere. Un grande lavoro, e io ne vado fiera».