Acilia, domenica ore 13, villa Andreina canile privato convenzionato col Comune di Roma dal mese di giugno 2014, recentemente ha anche ottenuto una proroga. I cani reclusi nella struttura, rigorosamente chiusa al pubblico, sono circa 70 di cui 6 recentemente trasferiti da Muratella oltre a numerosi cani tenuti in pensione.
Un incendio lambisce le gabbie dei poveri animali. Fuori dal cancello le famiglie disperate dei cani ospitati a pagamento e dentro non c’era nessuno. Il canile era incustodito, solo intorno alle 14,30 con molta calma si è presentato un guardiano. La gara di comparazione vinta dai proprietari di questo canile privato obbliga la presenza di operatori 7 giorni su 7 , 8 ore al giorno. Durante il restante tempo chi vigila? La struttura è abbandonata a se stessa? Quanto accaduto oggi dimostra che i canili cosiddetti “a norma“ con tanto di autorizzazioni sanitarie non tutelano gli animali in quanto non sembra esserci controllo alcuno.
Il Comune di Roma trincerandosi dietro la parola “legalità”, ormai un po’ troppo inflazionata, ha drasticamente ridimensionato se non addirittura chiuso canili e gattini gestiti da volontari sempre presenti. I posti convenzionati a villa Andreina sono 250 per i cani più 15 per i gatti, uguale a centinaia di migliaia di euro all’anno.
I proprietari dei cani di famiglia erano spaventati e arrabbiati per la sorte dei loro cani chiusi nelle gabbie, in una struttura deserta, davanti a un cancello inesorabilmente chiuso. Nel frattempo si erano radunati molti cittadini indignati. Si sarà indignato anche il sindaco per il pericolo corso dai suoi cani ? Ricordiamo che il sindaco è proprietario dei cani reclusi nei canili comunali.
Gilda Tucci