“Ribadisco il concetto che il tavolo ha avuto la funzione di fare la ricognizione dell’esistente e metterlo a sistema. Forse non è stato ben comunicato finora ma quel che abbiamo a disposizione è tanto”. Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto in Prefettura dopo gli ultimi casi di violenza su donne nella Capitale.
La Raggi ha quindi illustrato le iniziative in campo sulla sicurezza. “Il Plano Led serve per illuminare tutta la nostra città e si sta lavorando per riportare l’illuminazione nelle aree periferiche e nei Parchi, a partire da quello del IX Municipio inaugurato ieri. E prevista l’istallazione di punti luce in altri parchi”, ha detto la sindaca. “Dal luglio di questo anno, poi, Roma capitale ha già individuato e stanziato mezzo milione di euro per la videosorveglianza e la sfida è l’integrazione dei diversi sistemi – ha proseguito Raggi – Le forze dell’ordine ma anche i privati hanno telecamere e dobbiamo rendere tutte le sale interoperabil e andare a coprire con nuovi interventi le aree non coperte. In occasione dell’incontro – ha aggiunto – abbiamo concordato un aumento di reparti a cavallo e di contrasto della criminalità grazie all’Intervento del ministero degli Interni”
“Stiamo riattivando il piano sociale cittadino e abbiamo previsto l’apertura di uno sportello del centro antiviolenza in ogni Municipio – ha sottolineato la sindaca – Tre sono stati già attivati, tre saranno attivati con i fondi del Pon Metro e gli altri seguiranno a breve. La Regione ha assorbito i centri antiviolenza attivati dalla ex Provincia e il nostro obiettivo è integrarli tutti”. “La scuola è un ulteriore campo si intervento comune importante per le istituzioni intorno a questo tavolo – ha aggiunto – Dobbiamo partire sin dai nostri bambini per andare a costruire un sentimento di interesse collettivo sul contrasto delle violenze e tutti gli interventi, compresi quelli su bullismo e cyberbullismo, vanno messi in rete al più presto per capire anche quali scuole stanno lavorando e quali no e tutto questo per noi è terreno di azione comune”. “Mi permetto di notare un ulteriore aspetto, la necessità di pubblicizzare maggiormente il numero 1522 del Ministero per il contrasto alle violenze e di diffondere maggiormente tutti gli strumenti esistenti”, ha concluso Raggi.