Lazio, Zingaretti: «Legge elettorale faccia i conti con sistema frammentato»

Aurigemma: «Il Governatore tradisce impegni elettorali»

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Si è aperta con le relazioni del presidente della commissione speciale per le Riforme istituzionali Mario Abbruzzese (FI) e del presidente della commissione Affari costituzionali Fabio Bellini (Pd) la seduta del Consiglio regionale del Lazio dedicata alla riforma della legge elettorale. In Aula il governatore Nicola Zingaretti, ritornato a Roma da una missione istituzionale all’estero, la cui presenza alla discussione era stata richiesta ieri dalle opposizioni; in conferenza dei capigruppo ieri pomeriggio era stato stabilito di rimandare appunto a oggi la discussione per consentirne la presenza.

Abbruzzese ha ripercorso la vicenda della proposta di legge bipartisan da mesi giacente alla Pisana, sintetizzandone le caratteristiche: “Abolizione del listino, pari opportunità tra uomini e donne, divieto del terzo mandato per il governatore, elezioni entro tre mesi in caso di scioglimento anticipato“. Ma tale proposta, ha detto Abbruzzese, “è stata ostaggio delle dinamiche interne al Pd, l’istituzione è stata subordinata al partito politico e al presidente della Regione non in grado di mantenere le promesse fatte ai cittadini, in particolare l’abolizione del listino”. Nel corso della direzione regionale del Pd della scorsa settimana, è stato ricordato in questi giorni, è stato lo stesso Zingaretti a esprimersi a favore del mantenimento del ‘listino’, e sono attesi emendamenti di maggioranza che andranno a modificare l’impianto della proposta di legge.

“Chiedo ora uno scatto d’orgoglio a Zingaretti e maggioranza – ha concluso Abbruzzese – siamo coerenti, sosteniamo le nostre idee e il nostro lavoro, portiamo a casa un risultato che possa trovare un momento di condivisione con le forze politiche che possa ridare voce ai cittadini”.

“Il Lazio ha una buona legge elettorale, scritta da una maggioranza di centrodestra, che ha garantito in questi anni stabilità di governo sia in un sistema bipolare e con un Consiglio più ampio, sia anche in una stagione senza bipolarismo e multipolare. Lo dico perchè non ci sono sentenze che rimettono in discussione la legge, non ci sono stati ricorsi e se ci sono stati sono stati respinti, compresi quelli sulla riduzione del numero dei consiglieri”, queste le parole del presidente Zingaretti, intervenendo in Aula della Pisana. “L’unico obbligo che noi abbiamo rispetto alla legge elettorale – ha aggiunto – è l’introduzione della preferenza di genere. Un dovere politico e istituzionale. Se non fosse introdotta, la prossima legislatura durerebbe poche settimane, ci sarebbero ricorsi e impugnazioni, un pasticcio istituzionale. Il motivo unico che obbliga all’avvio di una discussione sulla legge elettorale è questo. Dobbiamo ora verificare se ci sono le condizioni di introdurre, oltre a questo, altre innovazioni. Se oltre a questo tema aprire un cantiere per correggere e modificare, anche sulla base di un programma elettorale come base di partenza, e rimettere in discussione elementi diversi”.

“Non ho problemi a dire che anche sulla base di una esperienza noi dobbiamo farci carico di una complessità del sistema politico che nel corso del tempo è molto mutato. Noi oggi stiamo facendo i conti con un sistema parcellizzato, diviso e frammentato. E’ cosi’ per il centrosinistra sicuramente, è così nel centrodestra, e mi permetto di dire che è così anche nel M5s che comunque è un mono-soggetto politico. Mi permetto di dire, e senza che vi arrabbiate ogni volta che qualcuno parla di voi – ha detto rivolto ai banchi dei pentastellati – che emerge dai giornali anche nel vostro Movimento un certo pluralismo delle idee, o sbaglio? Quindi c’è un tema. Ci puo’ essere una lista con settanta componenti diverse. Mi sembra che anche un grande movimento politico, che rispetto e che sfida la leadership, sia segnato, senno’ ci prendiamo in giro – ha concluso Zingaretti – dalla presenza di una certa frammentazione su cui si cerca una sintesi e questa non e’ una opinione politica”.

”Nel programma di governo del 2013 del Presidente Zingaretti, facilmente consultabile da internet, nel secondo capoverso della pag. 16 è scritto: ‘Nella redazione della nuova legge elettorale regionale cancelleremo il listino bloccato'”. Ha commentato così il capogruppo di Forza Italia della Regione Lazio Antonello Aurigemma le parole del presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti. “Questo rappresenta l’ennesimo impegno preso con i cittadini, che fa seguito a tanti altri (come le liste d’attesa, le infrastrutture mai realizzate, i continui tagli sul sociale, ecc.), che il Presidente non ha rispettato. Siamo convinti – conclude Aurigemma – che i cittadini ne sapranno tener conto, quando verranno chiamati a decidere chi amministrerà la nostra regione”.

“Le avrei detto prima quello che penso dei vostri progetti. Approfitto della sua presenza per dirle esattamente quello che penso. Quella legge elettorale ha visto la mia firma, all’epoca era una buona legge. Oggi siamo rimasti gli unici ad avere il listino. Il problema è un altro. Io le chiedo come si può passare dall’unanimità su una proposta di legge, ad un listino che rischiate di approvare a maggioranza”, ha spiegato il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Francesco Storace (Mns), rivolgendosi al presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. “E’ sbagliato essere arrivati in aula per proporre questa discussione. Chi vi ha impedito di portare in commissione l’emendamento e di riproporre il listino? Se voi siete stati sei mesi fermi non potete attribuire responsabilità all’opposizione. La mia questione è di metodo. Ammetto il diritto al ripensamento, però voi ce lo dovete dire come fate a farlo contando solo sulle vostre forze, costringendo i due relatori ad illustrare all’aula una legge che non c’è a 3 mesi dalle elezioni. Mai vista una cosa del genere. Il tratto innovativo è passare da 10 a 6? Vuol dire passare dal listino dei partiti al listino del presidente. E come fate a sottrarre questo dalle grinfie della trattativa dei partiti? Non commentiamo errori di superficialità e dichiari la disponibilità di introdurre grandi novità in questo listino” ha concluso.

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