Rosy Abate, la serie di Canale 5 spopola: boom di ascolti

Pietro Valsecchi: "Un personaggio che rompe quindi lo schema classico dell’eroe della fiction italiana, maschio e sempre dalla parte giusta, e riesce a farlo in un panorama televisivo completamente cambiato rispetto a quello i cui si sono affermati i Cattani e i Montalbano"

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Ascolti in crescita per Rosy Abate – La Serie, che domina la prima serata ed è il programma più visto della giornata con 4.644.000 spettatori totali e il 22.17% di share commerciale. Davvero un grande successo questa serie di Canale 5, lo spin off di Squadra Antimafia. 

“Lo straordinario successo di pubblico, in tv su Canale5 e sui social, di ‘Rosy Abate la serie’ ha proiettato il personaggio già protagonista di Squadra Antimafia nell’empireo delle figure  mitiche della fiction italiana, accanto al commissario Cattani o a Montalbano – ha dichiarato Pietro Valsecchi. Ma a rendere unico questo fenomeno non è solo l’indubbia popolarità e affetto da parte degli spettatori, ma una serie di ulteriori elementi totalmente nuovi nell’immaginario creato dalla serialità italiana”. 

Valsecchi prosegue: “Prima di tutto il fatto che Rosy Abate è un personaggio femminile  – e nel panorama italiano è già un’eccezione – protagonista non di storie d’amore o di commedie famigliari, ma al centro di una fiction action-poliziesca. Un’eroina totalmente nuova per le serie italiane abituate a imbrigliare le donne in ruoli stereotipati, in cui di solito risaltano come qualità dominanti il fascino o le relazioni sentimental/famigliari. Rosy al contrario è dura, determinata, capace di comandare sugli uomini, e anche, drammaticamente, di uccidere: una donna controversa, mafiosa e insieme madre, vendicativa ma con un senso di giustizia viscerale”.

“Un personaggio imprevedibile che nasce quasi 10 anni fa e, pur destinato alla platea generalista, anticipa la complessità dei personaggi più recenti della migliore serialità internazionale e anche di quella pay italiana – conclude – Rosy Abate rompe quindi lo schema classico dell’eroe della fiction italiana, maschio e sempre dalla parte giusta, e riesce a farlo in un panorama televisivo completamente cambiato rispetto a quello i cui si sono affermati i Cattani e i Montalbano, un panorama multi canale e multi piattaforma dove affermarsi nell’immaginario collettivo è impresa sempre più ardua. Lunga vita quindi a Rosy Abate perché il suo mito e la sua storia è appena incominciata”.