Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Donato Robilotta indirizzata al direttore Giuliano Longo sul tema dei rifiuti e in particolare sulla situazione della città di Colleferro.
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Gentile Direttore,
come lei sa il revamping del termovalorizzatore di Colleferro, di proprietà di Lazio Ambiente società regionale, è attualmente bloccato dalla protesta locale guidata dal Sindaco Sanna e da alcuni amministratori locali dei comuni limitrofi.
Ci troviamo nella paradossale situazione che il tir che trasportava pezzi di ricambi per la caldaia è stato bloccato da una protesta teatrale del Sindaco, che si è sdraiato per terra pur di non farlo arrivare preso l’impianto, dopo aver emesso un’ordinanza, bocciata dal tar, per evitarne il passaggio all’interno del territorio comunale, è ora parcheggiato nei pressi senza che nessuno dica cosa accadrà.
Il tutto nel silenzio assordante del Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e dell’assessore ai rifiuti, Buschini, che si sono ben guardati dall’intervenire per non scontentare la protesta, dopo che hanno deciso il revamping dell’impianto, stanziato e già consumato fondi ingenti.
Senza revamping, cosa che provocherà un ingente danno erariale, l’impianto collasserà e non potrà più essere usato come termovalorizzatore, nonostante sia previsto sia dal piano regionale che dal decreto Galletti.
Nel frattempo la crisi di Lazio Ambiente è sotto gli occhi di tutti, tanto che gli amministratori a seguito della contrazione dei servizi, fine dei contratti di spazzamento, passaggio della discarica al Comune di Colleferro, stallo del termovalorizzatore fermo da un anno in attesa del revamping, per ottemperare a quanto previsto dalla legge Madia sulle società regionali hanno dichiarato una eccedenza di personale di 328 unità su 369.
Ma l’altro giorno l’assessore Buschini rispondendo in Consiglio Regionale al question time ha rilevato l’arcano del revamping, spiegando che la Regione ha bisogno di meno impianti di termovalorizzazione di quelli previsti perché i rifiuti possono essere portati a smaltimento nei cementifici o in impianti similari.
Guarda caso a Colleferro c’è uno dei due cementifici del Lazio.
Non so se l’assessore Buschini si sia reso conto della gravità delle sue dichiarazioni, ma dire che la Regione si appresta a bloccare il revamping dell’impianto perché i rifiuti possono essere smaltiti nel cementifico è una presa di posizione dall’impatto devastante.
Devastante non solo da un punto di vista delle regole, perché bisognerebbe varare un nuovo piano rifiuti, ma soprattutto da quello ambientale.