Sono due i cittadini macedoni che ieri sera alle 19 sono stati fatti imbarcare su un volo dall’aeroporto Marco Polo di Venezia, accompagnati dal personale di polizia specializzato in scorte internazionali, con un decreto di espulsione per motivi di “prevenzione del terrorismo”. Lo rende noto la Questura di Venezia, spiegando che si tratta di due macedoni finora residenti nel trevigiano che in base alle indagini della Digos di Venezia sono risultati “in assiduo contatto con Imam islamici salafiti, a loro volta attivi nell’opera di proselitismo e reclutamento di foreign fighters per il teatro di guerra siro-irakeno”.
I due “si sono evidenziati per aver intrapreso in prima persona, dall’inizio del 2016, un profondo e strutturato percorso di radicalizzazione, tale da ingenerare in essi l’intenzione di partire per la Siria al fine di combattere nelle file del Daesh contro l’esercito del presidente siriano Assad”, fa sapere la Questura.
Durante le indagini “sono stati riscontrati contatti e connessioni di tipo telematico con cittadini stranieri residenti all’estero, già noti per ampia e documentata attività di proselitismo e reclutamento di foreign fighters”. Sulla base di questi elementi il ministro dell’Interno Marco Minniti ha quindi emesso un decreto di espulsione, che è stato poi eseguito ieri.
Fonte Dire