Sono circa 36.500 le piante ad alto fusto valutate, monitorate e schedate, in soli sei mesi. Questi sono i dati relativi all’attività di monitoraggio, avviata da Roma Capitale a luglio 2017, su 82mila alberi di primaria grandezza nei vari Municipi e ville storiche della città. Il monitoraggio avviene attraverso il Metodo VTA (Visual Tree Assessment), che consente una valutazione visiva dell’albero su basi biomeccaniche. Sugli stessi alberi si sta effettuando un lavoro di schedatura per rilevare, su ciascuna pianta, l’esatta collocazione con coordinate GPS, la specie arborea, le condizioni di salute. Durante l’operazione di schedatura vengono individuate le azioni da effettuare sull’albero e viene indicato il grado di urgenza per eventuali potature o abbattimenti.
Dei 36.500 alberi schedati solo 448, secondo la valutazione condotta dai tecnici e dagli agronomi, sono quelli per cui si è reso necessario l’abbattimento, ossia poco più dell’1% rispetto al totale delle piante analizzate.
Sono stati effettuati anche 586 interventi in emergenza e sono state potate circa 1.100 piante per la riduzione del rischio. I lavori proseguiranno per 18 mesi dalla data di affidamento del servizio alle varie ditte individuate con gara europea. In questo lasso di tempo, ciascuna ditta assicurerà sia il monitoraggio e la sorveglianza che il pronto intervento su rami e alberi che dovessero rappresentare un pericolo per persone e cose.
“Siamo a lavoro per mantenere in buona salute gli alberi della nostra città, che risulta essere una delle più verdi d’Europa con i suoi 44 milioni di metri quadrati di verde pubblico. Abbiamo anche assunto 22 nuovi giardinieri, ne assumeremo altri 80 per arrivare, a breve, fino a 100 assunzioni. Vogliamo rilanciare uno dei servizi storici della Capitale e fare di Roma il Giardino d’Europa” scrive l’assessora all’ambiente Piluccai Montanari.