Jean–Léonard Touadi, candidato presidente nel Lazio per Civica popolare, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Sulle elezioni regionali nel Lazio. “Un accordo tra la nostra lista e il Pd sarebbe stato coerente, vista la coalizione che si è formata a livello nazionale –ha affermato Touadi-. Purtroppo come sapete non è Civica Popolare ad aver deciso. Il nostro programma? Io penso che il primo dovere della politica in questo momento è essere in ascolto dei bisogni dei cittadini che chiedono alla politica risposte per accesso ai servizi, parliamo di cose quotidiane come rifiuti, accesso ai trasporti, ambiente. Questo territorio deve ritrovare dinamismo e ambizione. A volte ci si addormenta sui successi che questo territorio ha conseguito, però in politica abbiamo bisogno di avere delle ambizioni, una visione, un sogno da portare in avanti con concretezza”.
Touadi, che fu assessore alla sicurezza nella giunta Veltroni, ha parlato anche della situazione di Roma. “Non riesco a intravedere nell’azione dell’attuale amministrazione comunale una chiara visione della direzione dove si intende portare sotto il punto di vista della sicurezza –ha dichiarato Touadi-. Sento e vedo davvero per la prima volta uno smarrimento da parte dei romani, una mancanza di punti di riferimento”.
Sulle dichiarazioni di Meloni e Salvini in merito all’omicidio della ragazza uccisa a Macerata. “Meloni è stata al governo e Salvini guida un partito che ha avuto per tanti anni un proprio esponente come ministro dell’interno –ha affermato Touadi-. Dobbiamo ritornare alla cultura giuridica del nostro Paese. La civiltà giuridica di questo Paese dice che la responsabilità penale è personale, individuale. Nell’esprimere profondo cordoglio alla famiglia della vittima, sono particolarmente colpito da questo efferato delitto. E dico un’altra cosa: il crimine non ha colore, deve essere represso. Non c’è inclusione se non c’è legalità. Legalità e inclusione vanno di pari passo perché dove c’è legalità c’è anche inclusione. Nessuno ha il monopolio della legalità. Questo ballo macabro di Salvini sul corpo di questa povera ragazza ci dice anche la povertà degli argomenti politici. Lui dice che la sinistra ha le mani sporche di diamanti? E’ come se io dicessi che Salvini ha le mani piene di diamanti di Belsito. Noi sappiamo che quella cosa l’ha fatta Belsito e non tutto il partito”.