Sul caso della “spiaggia sul Tevere” realizzata dal Comune di Roma e bocciata dalla Soprintendenza del Ministero dei Beni culturali, che ora ha chiesto «il ripristino dello stato dei luoghi», dovrà ora indagare la Corte dei Conti.
Il Codacons ha deciso infatti di investire la magistratura contabile della questione, allo scopo di verificare la correttezza dell’iter seguito dall’amministrazione comunale ed eventuali danni erariali.
“Fin da subito avevamo sollevato dubbi circa l’iniziativa del Comune di realizzare una spiaggia sulla banchina del Tevere – spiega il Codacons – Ora si scopre che, secondo la Soprintendenza, l’opera rischia di danneggiare l’ambiente e non sarebbero state rispettate le procedure previste dalla legge. Vi sarebbero stati inoltre danni alla vegetazione e gravi modifiche alla morfologia dei luoghi. Tutto ciò a fronte di una spesa ingente sostenuta dall’amministrazione per una spiaggia tardiva e ora da smantellare”.
“Per tale motivo – prosegue il Codacons – presentiamo un esposto alla Corte dei Conti affinché accerti la spesa sostenuta dal Comune per tale opera e il relativo danno erariale subito dalla collettività”.
Home Cronaca Cronaca di Roma Codacons sul caso della “spiaggia sul Tevere”: «Accertare quanto è costata»