La Guardia di Finanza di Roma ha confiscato beni per oltre 11 milioni di euro a una nota famiglia di imprenditori romani, i Dezi, del settore del commercio all`ingrosso e delle vendite on line di prodotti tecnologici. La confisca, eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha ad oggetto il capitale sociale e il patrimonio di cinque società, rapporti finanziari e immobili di pregio direttamente o indirettamente riconducibili a Walter Dezi (60 anni), alla moglie Carla Bigelli (56) e dei figli Federico (32) e Alessandro (30). Tra i beni confiscati ci sono tre ville a Fiano Romano (Roma), un appartamento nella zona di Ponte Milvio e due abitazioni ad Alba Adriatica (Teramo), liquidità per più di oltre 5,5 milioni di euro depositate su diversi conti correnti, uno dei quali acceso presso un istituto di credito di San Marino, nonché il marchio di elettronica “Diunamai”.
Le indagini, coordinate dalla Procura capitolina, hanno permesso di accertare la netta sproporzione tra il patrimonio accumulato e i redditi dichiarati dai componenti della famiglia. Come sottolineato dal Tribunale nel provvedimento, i membri del nucleo familiare – arrestati tra il 2012 e il 2013 – erano dediti, “attraverso distinte compagini sociali, alla commissione di condotte delittuose produttive di reddito illecito quali una serie di bancarotte fraudolente e frodi fiscali”. In particolare, attraverso l`interposizione di società sammarinesi, la famiglia Dezi ha gestito imprese operanti nel settore del commercio all`ingrosso e delle vendite on line di prodotti tecnologici, distraendone il patrimonio anche mediante il trasferimento di ingenti fondi all`estero, prima di intestarle, in stato di decozione, a compiacenti “prestanome”.