«Penso che chi abbia assistito ieri al confronto in diretta su SkyTG24 tra me e il Commissario Farabollini oggi provi sensazioni contrastanti.
Da un lato l’avvilimento. A due anni e mezzo dal terremoto siamo al palo, tra commissioni, carte bollate, procedure e idee poco chiare o inesistenti.
Da un altro la rabbia. Il governo del cambiamento ha fatto un buco nell’acqua. La scelta del Commissario appare inadeguata, uomo arrogante, presuntuoso, approssimativo. Alla faccia del potere ai Sindaci sbandierato dal Governo, per il Commissario i Sindaci sono sudditi e non ne ha capito l’utilità.
Ma noi non molliamo!
È troppo grande l’amore per la nostra terra.
Ho la sensazione che questo è il momento più importante per la nostra Storia. È il momento di far capire a chi ci governa che il cambio di passo necessario per la ricostruzione non è più procrastinabile. Noi siamo avviliti, depressi e sfiduciati, ma vi invito tutti a trasformare questa rabbia in energia.
Ora un nuovo Governo c’è, e ora è il momento di combattere. Ora o mai più.
Sono in contatto con molti altri Sindaci del cratere, organizzeremo una protesta formale e una manifestazione a Roma alla quale mi auguro andremo in massa a difendere il futuro di questi territori.
Noi Amatrice la ricostruiremo, con o senza il Commissario, perché lo vogliamo e perché ne abbiamo il diritto. Sono certo che troveremo le parole e le azioni giuste per farlo capire a tutti.
Però mai come oggi la nostra forza deve essere l’unità, la causa è comune, l’obiettivo è comune, la voce deve essere una sola, perché si senta forte e chiara.
Se siamo uniti ne usciremo, solo così la ricostruzione non sarà solo un sogno».
Lo scrive sulla sua pagina Facebook il Sindaco di Amatrice Filippo Palombini.