Nuovo Stadio della Roma, lettera alla Raggi: «Serve più trasparenza e condivisione»

La missimva da parte di Carteinregola, le associazioni CILD, Cittadinanzattiva Lazio, OPA, openpoli e Riparte il futuro

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A due i giorni dalla consegna della Relazione del Politecnico di Torino sulla situazione del trasporto connessa al progetto del nuovo Stadio della Roma, Carteinregola e le associazioni CILD, Cittadinanzattiva Lazio, OPA, openpolis, Riparte il futuro, hanno inviato una lettera alla Sindaca e alla maggioranza capitolina, sfidando l’amministrazione Cinque Stelle ad attuare la trasparenza promessa, squarciando il velo di confusione e opacità su un progetto assai rilevante per la Capitale e per i cittadini.

Le associazioni lamentano che sono 4 anni che la cittadinanza romana assiste passivamente al dibattito e agli “stop ad go” del progetto Stadio, che potrebbe arrivare al voto della variante urbanistica in Aula capitolina tra febbraio e marzo, senza che i cittadini abbiano avuto modo di conoscere il progetto e soprattutto le sue ricadute sulla città, per quanto riguarda  gli impatti urbanistici, sulla mobilità, sull’ambiente, gli aspetti economici e i tanti problemi ancora da risolvere. Finora sono stati infatti pubblicati solo fantasmagorici rendering che stuzzicano la fantasia dei tifosi, ma non danno nessuna informazione, oppure una spaventosa mole di informazioni, messa on line la primavera scorsa, di fatto impossibile da raggiungere e decifrare per la stragrande maggioranza della popolazione, escludendo così la città da ogni conoscenza e dibattito.

Dibattito trasparente che secondo le associazioni dovrebbe essere doveroso,”a maggior ragione dopo le indagini giudiziarie che hanno steso un’ombra inquietante su un procedimento pieno di buchi e contraddizioni, immortalati nel verbale di chiusura  della CdS

Le associazioni chiedono quindi  alla Sindaca, alla Giunta, all’Assemblea capitolina che si accinge ad approvare oltre alla variante urbanistica, anche la convenzione con il privato e di fatto tutto il progetto, “di condividere con la città la decisione, in totale trasparenza”, allestendo il più presto possibile, nella Casa della città e presso i Municipi interessati, una “esposizione con un modellino che mostri tridimensionalmente come si dovrebbe presentare l’intera area di Tor di Valle secondo il progetto approvato in Conferenza dei servizi, integrato dalle prescrizioni e raccomandazioni comminate in quella sede. E anche con tabelloni con infografiche che riportino in maniera sintetica come sono stati definitivamente affrontati e risolti i problemi della mobilità, delle criticità idrogeologiche, degli accessi, della conservazione delle tribune dell’Ippodromo di Fuentes, quali spazi verdi saranno restituiti alla città, nonché tutti gli impegni del proponente con l’Amministrazione e il cronoprogramma dei lavori, anche in relazione alla prevista simultaneità dell’apertura del nuovo Stadio e del nuovo quartiere con l’ultimazione dei servizi e di tutte le infrastrutture necessarie”.

Queste  richieste – ribadiscono le associazioni – garantiscono i minimi presupposti di trasparenza per un’operazione immobiliare che – ricordano – seppure privata, è condotta sotto l’egida dell’interesse pubblico.

Anna Maria Bianchi

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