Stop al nuovo stadio, trovare un nuovo sito insieme alla As Roma, Virginia Raggi non faccia finta di nulla dopo i casi Lanzalone, Marra, De Vito. È quanto ha spiegato in una intervista a ‘La Repubblica’ Roberta Lombardi, a proposito della vicenda dello stadio della Roma e degli ultimi sviluppi. Per quanto riguarda l’arresto di Marcello De Vito, “dal punto di vista umano è stato molto doloroso. C’è sempre la presunzione di innocenza, ma leggendo le carte ho scoperto una persona diversa”. Tra le accuse a De Vito c’è quella di aver cercato di favorire la sua campagna elettorale in Regione con l’aiuto di Parnasi. Com’è possibile che non se ne sia accorta?
“Non voglio passare per la Scajola di turno, ma dall’informativa dei carabinieri si evince che l’unico aiuto sarebbe stato un articolo sul Romanista di cui neanche ero a conoscenza”, ha detto spiegando che poi Parnasi “lo incontrai alla Camera perchè tutto fosse registrato e dissi ‘no grazie’ alle reiterate offerte di aiuto”.
La capogruppo M5S in Regione Lazio ha poi proseguito: “Ho detto a De Vito di dimettersi già a giugno, con un messaggio che ho reso pubblico, perchè per me vale la regola di Gianroberto Casaleggio: quando hai un dubbio, nessun dubbio. Non mi risulta che Raggi abbia mai chiesto a Marra di dimettersi dopo gli articoli sui suoi rapporti con Scarpellini, nè che abbia chiesto a Lanzalone di uscire dal cda di Acea dopo il suo arresto. Si è dimesso solo una settimana fa, dopo che ho ricordato ai miei colleghi nazionali che forse non era il caso stesse ancora lì”.
Quindi, per Lombardi un’amministrazione che ha vissuto gli arresti di Marra, Lanzalone, De Vito non può continuare come se nulla fosse: “Assolutamente no. Sullo stadio il consiglio comunale dovrebbe annullare in autotutela la delibera, perchè, come ha detto la procura, è possibile ci sia stato un vizio nell’individuazione dell’interesse pubblico”.
Una scelta che non causerebbe danni: “In questo caso non ci sarebbero penali. E si può lavorare con l’As Roma per individuare un nuovo sito. Sarebbe invece un danno per Parnasi, arrestato per corruzione, ma che alla firma della convenzione tra Eurnova e Comune realizzerebbe una plusvalenza di 80 milioni di euro”.