È tarda notte quando Maria Rendini si arrende davanti alla forza dei numeri. Il Pd di Mentana, già sconfitto nel primo turno non è riuscito a portarla a fare il sindaco, contro il candidato delle liste civiche, l’ex segretario cittadino, proprio del Pd, Marco Benedetti. È notte fonda quando arriva il verdetto definitivo: schiacciante la vittoria di Benedetti che ottiene il 64,07 % e 5377 voti, lasciando Rendini, candidata imposta dal senatore
Carlo Lucherini senza passare per le primarie, al 35,93%, pari a 3015 voti. Vale la pena ricordare che un’altra componente interna al partito democratico, quella che fa capo al deputato Andrea Ferro, avrebbe volentieri puntato su un’altra candidata di lungo corso, quella Adelaide Rotolo, storia politica maturata nell’ex Pds-Ds, che affonda le radici nell’esperienza vincente per il centro sinistra cominciata nel’93 con Luigi Cignoni sindaco di Mentana in una stagione irripetibile di rinnovamento per la città. Logiche interne alle dinamiche del partito democratico avevano fatto invece prevalere mesi fa l’opzione Rendini, un trascorso socialista gradito (anche) al segretario cittadino Democrat Andrea Ciccolini, figlio di Maurizio, stirpe garofano rosso, grande tradizione nel partito che fu di Pietro Nenni. Ancora divisioni, insomma, che hanno finito per premiare l’esponente di un civismo comunque di parte, Benedetti, appunto, che sul pedale dell’accelerazione del partito di Renzi ha saputo costruirsi in questi anni un parterre di consensi trasversali che lo ha portato sullo scranno più alto di Palazzo Borghese. È tarda notte, per tornare alla cronaca, quando Maria Rendini capisce che il divario è incolmabile. Ma in fondo non è dispiaciuta, del resto con Benedetti si gioca in casa. È a quel punto che posta su Facebook: «Grazie a tutti per l’affetto che mi state dimostando – dice l’ex socialista – ma il mio risultato più grande l’ho avuto stanotte. Sono una moglie e una madre fortunata», postando la foto del figlio che indossa una maglietta con su scritto ‘orgoglioso di essere tuo figlio’. Pochi minuti, e la Rendini è davanti al Comitato elettorale di Benedetti in Via quattro novembre, nel centro storico di Mentana, dove diventa significativo l’abbraccio dei due ex contendenti. Baci, effusioni, nuove sintonie, perché «scordammoce o passato, simmo e’mentana paisá». «Complimenti al nuovo sindaco Marco Benedetti, vadano gli auguri di buon lavoro per il bene della città», il commento dalla Rendini sul noto sociale network. «Umiltà, responsabilità, determinazione», dichiarava contestualmente sempre su Facebook il neo Sindaco Benedetti tra le centinaia di like dei tanti sostenitori. Ora c’è da fare la giunta. Distribuire gli incarichi di governo e con essi i vari assessorati: non è detto che il Pd lucheriniano uscito dalla porta non possa rientrare dalla finestra. Andrea Ferro permettendo. Nella provincia di Roma, in altri comuni importanti come Bracciano e Anguillara, il partito democratico non va meglio non riuscendo ad imporsi sugli avversari esponenti del civismo. Nei comuni del lungo lago a prevalere sono: Armando Tondinelli, candidato di “noi per Tondinelli”, lista in corsa in quel di Bracciano che si impone contro l’esponente rosso verde Claudio Gentili. Come a Roma, anche ad Anguillara il nuovo sindaco è una donna del Movimento 5 Stelle: Sabrina Anselmo si è imposta sull’azzurro Antonio Pizzagallo.
Adriana Aniballi
Home Politica Comuni Metropolitani Mentana, Anguillara e Bracciano: si pensa già al dopo ballottaggio