Negli ultimi mesi ci troviamo dinanzi ad una vertiginosa escalation di casi di aggressioni a persone, da parte di cani, sfociate in tragedia.
L’ultima si è consumata a Capegatti, in provincia di Pescara, a perdere la vita questa volta un bambino di appena 19 mesi di vita sbranato dal proprio cane. Prima di questo si sono consumati altri drammi, ricordiamo il caso di Mascalucia (CT), Giorgio di 18 mesi aggredito e ucciso dai cani di famiglia, e quello di Gloria, 3 anni, anche lei morta a Fiano Romano (RM) per la stessa ragione.
Queste vicende drammatiche segnalano una situazione di emergenza che richiede un intervento immediato. In tutti questi casi si tratta di cani non adeguatamente socializzati, tenuti a catena e in condizioni di isolamento.
Proprio oggi, in occasione dei funerali del piccolo Ferdinando, EARTH, associazione nazionale per la tutela giuridica di animali e ambiente, chiede un doveroso intervento.
Vista la situazione di emergenza, EARTH chiede al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti che sia emanata un’ordinanza ministeriale su tutto il territorio nazionale con il divieto assoluto di tenere i cani a catena.
“Se oggi piangiamo la morte di questo bambino – precisa Valentina Coppola, Presidente di EARTH – è a causa di una politica inefficiente, inesistente e ignorante che permette di tenere animali sociali in situazioni incompatibili con la loro etologia esaltandone l’aggressività”.
In conclusione EARTH si stringe al dolore per la morte del piccolo Ferdinando.
Bambino sbranato da un cane: oggi i funerali
Earth chiede il divieto assoluto di tenere i cani a catena