Si sta preparando la quinta ondata di calore africana della stagione e ci sono tutte le premesse che possa essere la più intensa del 2017 – “lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che avverte – “l’anticiclone africano ingloberà tutta la Penisola in una bolla d’aria davvero rovente, con il picco di calore nella prossima settimana, quando sulle aree interne si supereranno diffusamente i 35-36°C con punte di 38-40°C al Centronord, obiettivo primario di questa ondata di caldo, anche superiori in Sardegna. Tra le città che potrebbero sfiorare i 39-40°C segnaliamo Bologna, Ferrara, Firenze, Terni, Viterbo, Roma, Nuoro. La canicola verrà solo parzialmente smorzata lungo le coste dalle brezze marine, ma il clima sarà comunque caldo e anche afoso. Afa che si farà sentire anche sulla Valpadana e in generale durante le ore serali. Da segnalare temperature particolarmente elevate pure in montagna, con punte di 30°C sulle Alpi fino a 1500m e zero termico oltre i 4500m”.
FARA’ CALDO ANCHE DI NOTTE – “Le temperature subiranno una decisa ascesa anche nei valori minimi” – prosegue l’esperto di 3bmeteo.com –“con condizioni di caldo e afa talora intensa durante le ore serali e minime notturne anche superiori ai 24-25°C nei grandi centri urbani, specie del Nord Italia; qualche grado in meno invece sulle aree rurali.” –
NEL WEEKEND QUALCHE TEMPORALE AL NORD, SOLE AL CENTROSUD – “Prima dell’arrivo dell’onda di calore trascorreremo un fine settimana con clima caldo ma ancora senza particolari eccessi” – aggiunge Ferrara di 3bmeteo.com – “pur con punte di 35-36°C. Al Nord assisteremo anche a qualche rovescio o temporale, in particolare Sabato con interessamento in primis di Alpi e Prealpi, occasionalmente la Valpadana. Domenicaqualche focolaio temporalesco ancora su Alpi e Appennino, ma per il resto prevarrà il sole”.
SI AGGRAVA IL PROBLEMA SICCITA’, LE PIOGGE? POCHE E CONCENTRATE IN AREE RISTRETTE – “Il problema siccità non è stato certo risolto dai temporali dei giorni scorsi, che hanno colpito in modo molto localizzato. La loro energia è stata scaricata con fenomeni anche violenti ma in aree ristrette, lasciandone molte altre all’asciutto. Per alleviare la sete delle nostre terre ci vorrebbe una perturbazione più organizzata, che tuttavia non si intravede neppure nel lungo termine. Il ritorno dell’anticiclone africano non potrà che peggiorare la situazione. Siamo di fronte a una Estate decisamente secca e calda, e fatto ancor più grave che fa seguito a una Primavera avara di piogge” – concludono da 3bmeteo.com