Mina Welby è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia“, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
“Trepido per l’approvazione della legge sul biotestamento, anche se al Senato non ci sono i numeri – ha affermato Welby -. Io spero che si mettano una mano sul cuore, perchè sono da prendere in considerazione le sofferenze di tanti pazienti, non solo nel fine vita. Una legge già c’è, c’è un articolo della Costituzione. Il Ministero della Salute dice da anni che i medici si devono aggiornare, ma dove sono i medici aggiornati che dovrebbero essere pronti ad aiutare queste persone in gravi condizioni per non soffrire? Io ne conosco pochi”.
“Il problema non è il mondo cattolico, anche se c’è la commissione scienza e vita del Vaticano che a volte insiste e dovrebbero correggersi perchè questo fa a botte col catechismo – ha spiegato Mina Welby -. Nel ddl Calabrò si diceva che idratazione e nutrizione dovevano essere applicati fino alla fine della vita di tutti. Può capitare che una persona che è ancora in grado di nutrisi, non voglia mangiare, allora lì nessuno li può costringere. Quando poi queste persone vanno in coma perchè denutrite, sono i medici che vogliono continuare a nutrirle e dicono ai familiari: volete che il vostro parente muoia per denutrizione? Allora i familiari cedono perchè hanno paura di essere denunciati. Invece in questa nuova legge è previsto che le volontà di un malato che rifiuta la nutrizione sia rispettata”.
Sul rifiuto a celebrare il funerale di Pier Giorgio Welby nella chiesa di Don Bosco, Mina Welby ha dichiarato: “E’ stata una grave ferita per sua madre, che diceva: hanno trattato mio figlio come se fosse un delinquente”.