Regionali, Nicola Zingaretti: “Io la carta per il dopo Renzi? Non è una questione di leadership”

Intervistato da Luca Telese e Oscar Giannino nel corso della trasmissione 24Mattino su Radio 24

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“Se avessi voluto fare politica mi sarei candidato alla Camera”. Intervistato da Luca Telese e Oscar Giannino nel corso della trasmissione 24Mattino su Radio 24, Nicola Zingaretti, candidato alla Presidenza della Regione Lazio col Pd, commenta così il retroscena di Andrea Carugati, oggi su La Stampa, che lo indica come “la carta per il dopo Renzi”.

“Se vogliamo riaccendere i motori di questo benedetto paese è inutile che ci fermiamo su schemini e filosofie”, ha continuato Zingaretti, concentrandosi quindi sulla sua candidatura per una riconferma alla presidenza della Regione Lazio: “O riprende la Lombardia, riprende il Lazio che è la seconda regione, il Veneto, l’Emilia e il Sud, oppure il resto son solo chiacchiere”.

Zingaretti, però, rivendica di esser riuscito a tenere insieme una coalizione larga: “Perché se non si vince rimangono solo i problemi, le paure e chi le cavalca. E il paese va a rotoli. Se poi questo tema contribuirà alla vittoria del centrosinistra anche un po’ a cambiare gli schemini del dibattito nazionale – questo ci sta tutto. Ma non è un tema di leadership. È un tema di progetti politici  di cultura politica”.

ZINGARETTI SU PARISI

“Il problema è che Parisi da 35 anni sta a Milano. Pensi se io mi fossi candidato nella regione Lombardia, i cittadini di Como che avrebbero pensato” dice così, Nicola Zingarettti, candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Lazio, a Luca Telese e Oscar Giannino nel corso della trasmissione 24Mattino su Radio 24. I candidati avevano chiesto a Zingaretti di replicare alle accuse di Parisi, secondo cui il presidente uscente avrebbe avuto un trattamento favorevole dai pm durante la sua presidenza.

“Che non sia vero quell’atteggiamento che dice Parisi”, ha poi continuato Zingaretti, “non lo dico io lo potete dire anche voi che siete giornalisti: “Chi non chiude gli occhi e pensa, sa come, anche giustamente, quest’istituzione sia stata al vaglio e dentro le vicende giudiziarie, con indagini, archiviazioni, re-indagini: quindi è un falso storico”.

 

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