“Oggi siamo intervenuti al Consiglio comunale di Grottaferrata per avere notizie sull’apertura di un centro accoglienza per richiedenti asilo. Ma alle nostre domande è stata data in risposta la solita fuffa. Si vuole semplicemente aspettare che arrivi il 4 marzo per far passare il tutto alla chetichella e rifilare lo Sprar ai cittadini di Grottaferrata”. È la denuncia di Mauro Antonini, candidato alla presidenza della Regione Lazio per CasaPound Italia, intervenuto al Comune di Grottaferrata insieme con Yuri Spalletta, responsabile diCasaPound Italia Castelli Romani.
Il progetto Sprar prenderà corpo dall’1 Luglio 2018 in città. “La presidente del Consiglio comunale Francesca Maria Passini – si legge ancora nella nota di CasaPound – si è limitata a dire che ‘non ci sarà silenzio’ sul progetto. Poi ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per far uscire dall’Aula consiliare gli esponenti di CasaPound. Una vera e proprio discriminazione nei confronti dei ragazzi della Tartaruga frecciata, visto che come è noto le sedute sono pubbliche. Tipico esempio della politica ‘dei due pesi e due misure’ con cui spesso viene trattata CasaPound“.
“Dopo mesi di silenzio da parte dell’amministrazione comunale abbiamo deciso di porre fine al silenzio dell’amministrazione sul tema Sprar. In occasione dell’odierno consiglio comunale siamo entrati nel comune per ribadire la nostra contrarietà al provvedimento. Dai presenti alla seduta, che non hanno fatto altro che gridare alla presunta interruzione di pubblico servizio, ancora nessuna risposta. Ricordiamo che e’ proprio nel mese di Marzo che il comune avrebbe dovuto presentare le linee guida per l’effettiva partenza del progetto”, spiega Spalletta.
“Una domanda e uno striscione non mordono eravamo a rappresentare le istanze e gli interrogativi sullo Sprar dei 300 cittadini che hanno deciso di firmare la petizione popolare”, afferma Antonini. “Evidentemente alla politica locale fa comodo arrivare fino al 4 marzo, giorno delle votazioni, per mandare in cavalleria un provvedimento che fa comodo portare avanti sottobanco, senza curarsi delle preoccupazioni della cittadinanza. L’agguerrito nucleo locale di CasaPound Italia non permetterà che questo avvenga”, conclude il candidato presidente.
Ferma condanna da diversi esponenti politici per questa occupazione.
Fonte Dire