Medicina, fissata la data per gli esami di ammissione

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Medicina Esami
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Una «buona notizia per tutti gli studenti della Scuola Media superiore che aspirano a diventare medici: il ministro ha fissato la data degli esami di ammissione per il prossimo 6 settembre e una settimana dopo, il 14 settembre per la precisione, ci saranno le prove per chi vuole frequentare il corso di laurea in Medicina e Chirurgia in inglese». Lo annuncia Paola Binetti, deputato di Area popolare (Ncd- Udc).

ESAMI DI MEDICINA

«Il sottosegretario Toccafondi, rispondendo oggi ad una mia interrogazione, ha anche sottolineato come le domande di cultura generale saranno ridotte a due, a favore delle domande di logica, mentre gli altri quiz si distribuiranno equamente tra le materie scientifiche che sono più direttamente oggetto degli insegnamenti del primo anno di corso. Ma la vera buona notizia è che il TAR Lazio ha respinto il ricorso che oltre 8000 candidati, esclusi dalle selezioni dell’anno scorso, avevano fatto per una serie di vizi di forma. L’ingresso a Medicina per ricorso invece che per concorso, aveva creato negli ultimi anni difficoltà enormi non solo nella fase dell’avvio dei corsi, ma anche e soprattutto al momento di accedere agli esami delle scuole di specializzazione. I laureati in medicina e Chirurgia delle università italiane sono tra i migliori al mondo, come confermano sia la loro partecipazione a gruppi di ricerca che il loro inserimento in strutture cliniche prestigiose, spiega Binetti – ma questo standard di qualità richiede uno sforzo costante per mantenere un elevato livello di qualità nei corsi, ma anche una attenzione puntuale alla formazione professionalizzante e alle 1500 ore di tirocinio previste dalla legge». Binetti aggiunge:

SELEZIONE

«La selezione degli studenti in ingresso è molto dura e consente solo ad un 10% di loro di entrare, ma è poi tutta la formazione in itinere, sostenuta da tutori competenti e disponibili, che ne fa dei medici qualificati, in grado di affrontare le sfide di una professione sempre piu” complessa. E’ quindi assolutamente necessaria una giusta proporzione tra studenti e docenti/tutor, per assicurare quel diritto alla salute di cui si fa garante l”articolo 32 della nostra costituzione».

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