Cristina Parodi ai soci di Cancro Primo Aiuto: «Ho accolto con gioia l’invito a diventare madrina dell’associazione»

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Cristina Parodi madrina di Cancro Primo Aiuto

Tutto è nato circa un anno e mezzo fa, quando Cancro Primo Aiuto ha lanciato il Progetto Iort all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per consentire l’aggiornamento tecnologico dell’acceleratore lineare utilizzato per la radioterapia intra-operatoria (IORT) nella cura del tumore al seno. Chi, meglio di una donna e una donna conosciuta e apprezzata, avrebbe potuto favorire il lancio del progetto di raccolta fondi? Così i vertici di Cancro Primo Aiuto hanno chiesto alla giornalista e conduttrice televisiva Cristina Parodi, bergamasca, di essere la testimonial dell’iniziativa. Il suo coinvolgimento è stato importante e, anche grazie al suo contributo, il progetto Iort è andato a buon fine. Ma il rapporto con la Onlus brianzola non si è fermato lì.

«Collaborando, come testimonial, al Progetto Iort per l’Ospedale di Bergamo – ha spiegato la conduttrice televisiva – ho avuto modo di conoscere le iniziative di Cancro Primo Aiuto e l’impegno a favore dei malati di cancro. Ho, quindi, accolto con gioia l’invito a diventare madrina dell’associazione».

E’ con queste parole che, lo scorso ottobre, Cristina Parodi ha annunciato, attraverso un messaggio filmato rivolto ai partecipanti a un incontro dell’associazione brianzola, di aver accettato questo ruolo particolare all’interno di Cancro Primo Aiuto.

E il 29 gennaio, a Villa Walter Fontana a Capriano di Briosco (MB), la conduttrice di “Domenica In” è stata presentata ufficialmente ai soci della Onlus.

«Abbiamo conosciuto Cristina poco più di un anno fa, quando si è resa disponibile a fare da testimonial per lanciare il Progetto Iort all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo – ha spiegato Flavio Ferrari, amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto – Abbiamo visto come lavora e, contando sulla sua disponibilità, le abbiamo chiesto di diventare madrina dell’associazione. Siamo molto felici che abbia accettato perché da una parte dimostra che stiamo lavorando bene, dall’altra ci consentirà una maggiore visibilità e quindi la possibilità di far conoscere a molti più malati i servizi che mettiamo a disposizione».

La conduttrice era accompagnata dal marito Giorgio Gori che, attraverso la moglie, ha conosciuto Cancro Primo Aiuto. «E’ un’associazione davvero unica – ha sottolineato – sia perché si occupa di diversi aspetti della cura agli ammalati oncologici, dalla macchina per la radioterapia al sostegno psicologico col progetto parrucche, sia perché coinvolge altre associazioni e lavora con loro, a volte anche facendo donazioni a loro favore».

A lui il presidente della Onlus, Carlo Bonomi, ha donato una giacca a vento di Cancro Primo Aiuto perché, in qualche modo, possa anche lui essere un testimone dell’associazione.