Albano Laziale, approvato il Piano Comunale Triennale di Prevenzione della Corruzione

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Il Comune di Albano Laziale si è dotato del Piano Comunale Triennale di Prevenzione della Corruzione 2017 – 2019. Il documento, approvato dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 13 del 30 gennaio, attua le linee guida decise dal Consiglio Comunale (delibera n. 1 del 27.01.2017), come previsto dalla Legge n. 190/2012 e le successive circolari dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). Il Piano Comunale nasce dalla collaborazione fra Amministrazione, soggetti istituzionali, dipendenti, rappresentanti di categoria, associazioni e cittadini invitati con un avviso pubblico a fornire il proprio contributo. E’ stata inoltre creata una casella email anticorruzione@comune.albanolaziale.rm.it, alla quale la cittadinanza può scrivere per segnalare casi di mala gestione. Il documento mappa i processi amministrativi ed analizza i rischi ad essi connessi, in particolare per le aree di rischio individuate dall’ANAC. Una specifica sezione è dedicata alla trasparenza, principale strumento di contrasto alla corruzione. Oltre al Piano Comunale Triennale di Prevenzione della Corruzione, l’Amministrazione Comunale ha inoltre istituito l’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari, che opera in base al Codice di Comportamento dei Dipendenti Comunali, approvato dalla Giunta con deliberazione n. 200 del 20 ottobre 2016. Il Consigliere comunale, Enrica Cammarano, ha commentato: «Un documento frutto della partecipazione fra tutti i soggetti in campo, Forze dell’Ordine comprese, che ci hanno aiutato a capire le condizioni ambientali del nostro territorio. Grande rilevanza avrà la formazione del personale, un percorso che abbiamo già avviato da tempo. Siamo convinti, infatti, che l’attività formativa sia fra i principali strumenti per prevenire la corruzione». Alle parole di Enrica Cammarano hanno fatto seguito quelle del Sindaco Nicola Marini: «Siamo impegnati da tempo per favorire la  trasparenza amministrativa: progressivo processo di informatizzazione, per garantire una maggiore tracciabilità degli atti, messa in rete di un gran numero di dati accessibili liberamente con il progetto Open Data. Questi sono solo alcuni esempi dei tanti progetti innovativi che stiamo mettendo in campo».

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