A fronte delle cifre relative allo stipendio percepito dall’ing. Bruno Rota nell’azienda di trasporto milanese, il consigliere del Pd Capitolino Marco Palumbo ha presentato una interrogazione urgente alla sindaca Raggi e all’assessora Meleo. In particolare si chiede alla prima cittadina «se sia a conoscenza dei “precedenti emolumenti” percepiti dall’ing. Rota e se intende applicargli le stesse condizioni di favore ricevute a Milano».
In particolare si fa riferimento ai compensi percepiti dall’ing. Bruno Rota che nella sua qualità di Presidente del Cda dell’Atm di Milano «si sarebbe autoassunto alle dipendenze della medesima azienda con l’incarico di direttore generale, beneficiando di uno stipendio fisso di 240.000,00 euro annui, senza alcuna parte variabile legata al raggiungimento degli obiettivi (utile di bilancio e non pareggio di bilancio come inizialmente era stato pubblicato sul sito di Atm), oltre ad una serie di rilevanti benefit aziendali (auto di servizio Audi Q3 – per lui e la sua famiglia – garage, assicurazioni sanitarie e legali)».
Secondo Palumbo, è «facilmente constatabile che le pessime condizioni economiche e finanziarie in cui versa l’azienda Atac, che negli ultimi anni ha dato corso ad una consistente riduzione sia dello stipendio dell’Amministratore unico e del compenso del nuovo Direttore del personale pari – conclude la nota del consigliere capitolino – a circa 90.000 euro annui, difficilmente potrà corrispondere gli stessi emolumenti e i benefit che l’Ing. Rota percepiva in ATM».