Siamo nel 1976, a Trapani. La mafia è ancora considerata da molti come un’invenzione di scrittori e giornalisti, ma è proprio in questo periodo che si sta invece trasformando, grazie all’enorme quantità di denaro che le arriva dal traffico di eroina. Questo cambiamento dà inizio a una lunga guerra che insanguinerà il nostro Paese negli anni a venire.
LA STORIA DI MALTESE
La storia del commissario Maltese è quella di un uomo che si trova da solo a combattere contro qualcosa che a detta di tutti non esiste.
Dario Maltese è fuggito dalla Sicilia molti anni prima, portando con sé un dolore lacerante. Quando decide di tornare nella sua città, il suo migliore amico viene ucciso, e in quel momento Maltese si rende conto che non è più disposto a chiudere gli occhi sul suo passato e sul futuro della sua terra.
Diventa il commissario capo della questura di Trapani, prendendo quello che era il posto dell’amico fraterno scomparso. Inizia per lui un lavoro estenuante. L’unica gioia della sua vita è Noa, la figlia, con la quale, dopo un periodo di dolorosa lontananza, si ritroverà.
Maltese sa che le vicende di ieri e di oggi sono collegate e vuole trovare i fili che le hanno tenute insieme e portarli alla luce, anche a costo della vita. Anche a costo di fare i conti con il suo passato e di scoprire ciò che non avrebbe mai immaginato su di sé e la sua famiglia. Quel buio che in tutti questi anni lo aveva tenuto lontano dalla sua Sicilia e lo aveva lentamente divorato, comincia a dissolversi.
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ANTICIPAZIONI PRIMA PUNTATA
Il commissario di polizia Dario Maltese torna da Roma nella sua città, Trapani, da cui manca da vent’anni, per fare da testimone di nozze a quello che per lui è stato come un fratello, Gianni, il commissario di Trapani. L’uomo, però, viene ucciso insieme alla sua promessa sposa davanti agli occhi di Dario alla vigilia del matrimonio.
Maltese decide di farsi trasferire a Trapani per far luce sulla morte dell’amico, ma questo ritorno ha per lui un prezzo altissimo e riapre una ferita profonda del suo passato che in lui non si è mai rimarginata. Stabilitosi a Trapani, Maltese intuisce presto che l’assassinio di Gianni è di stampo mafioso, ma si trova davanti a un muro di gomma, perché in città, per le istituzioni stesse, la parola mafia è un tabù che viene negato e tutti hanno fretta di chiudere e archiviare il caso imputandolo a un falso responsabile e a un falso movente.
Dario, però, non si arrende, continua per la sua strada, supportato dalla sua squadra e da due nuovi e inaspettati alleati: un giornalista in prima linea nella lotta alla mafia e la sua compagna fotografa. Ed è proprio lei a procurargli un indizio determinante, la prova che Maltese non sta sbagliando.