Italgas, ok da asseblema capitolina a odg per tutela dei lavoratori

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E’ stata discussa in Aula Giulio Cesare, nell’ambito di un consiglio straordinario, la convenzione tra Comune di Roma e Italgas, “contratto di servizio sottoscritto nel 2012 per il riconoscimento del servizio di distribuzione gas metano per ulteriori dodici anni – ha spiegato il consigliere capitolino del Pd, Orlando Corsetti, intervenendo in apertura della seduta – la concessione viene affidata sotto l’osservanza piena dei requisiti del contratto stesso. Nel piano industriale Italgas si assume l’onere di fare interventi nei primi tre anni di contratto e poi altri nei successivi nove anni”. Interventi inerenti alla “sostituzione di 288km di tubazione in ghisa, ma a noi risulterebbe che ancora oggi ci sono 120km di ghisa – prosegue Corsetti – La ghisa con il gas metano è portata a ‘fugare’ e creare situazioni di pericolo per la cittadinanza. Era previsto, inoltre, il potenziamento delle condutture e la messa in sicurezza delle tubazioni che permettono al gas di arrivare nelle case, era previsto l’intervento sulle colonne che passano nelle intercapedini dei muri dei palazzi. Insomma erano previste opere indispensabili per il potenziamento, la valorizzazione e la messa in sicurezza”. “Per quanto riguarda la struttura della rete, ringrazio le opposizioni che ci fanno notare tutte le deficienze verificatesi in passato – ha replicato l’assessore ai Lavori Pubblici, Margherita Gatta – E’ evidente che se oggi la rete è in queste condizioni, lo è perché nel corso degli anni non è stato fatto niente. Sto mettendo mano a molte cose, mi prendo anche le colpe che non ho, ma siccome il contratto riguarda la tutela di tutti quanti noi, che viviamo in questa città, mi occuperò di verificarne il rispetto e se ci sono estensioni da applicare le applicheremo”. Altra questione al centro della seduta straordinaria quella sollevata dai lavoratori che “nelle ultime settimane ci hanno manifestato forte preoccupazione per il nuovo modello organizzativo adottato da Italgas” per il servizio Pronto Intervento “in previsione del nuovo piano industriale – ha spiegato la consigliera M5s Eleonora Guadagno – C’è il timore di una messa a rischio dei livelli occupazionali e di riflessi sulla garanzia del servizio per la cittadinanza. Dall’ultimo bando le unità di personale sono passate da 950 a 690 con un’età media prossima ai 60 anni, mentre sono aumentate le chiamate al pronto intervento. Appare quindi a rischio la tenuta del servizio”. La modifica del servizio di Pronto Intervento di Italgas “potrebbe generare anche un problema di sicurezza – ha sottolineato Corsetti – Nel 2012 al servizio Pronto Intervento di Italgas sono arrivate 32mila chiamate per fuga, che sono diventate 46mila nel 2016 e ad oggi nel 2017, anno in corso, sono già 33mila. Da parte di Italgas c’è oggi la volontà di modificare il servizio Pronto Intervento, chiudendo il notturno, per fare solo turni di reperibilità”. “Siamo di fronte a una concessione quindi noi, come Simu, non abbiamo una grossa influenza diretta perchè Italgas paga noi e non noi Italgas – ha spiegato l’assessore Gatta – ma indipendentemente da ciò è chiaro che per il mantenimento delle condizioni di sicurezza, come dipartimento faremo tutto ciò che è necessario per garantire questo servizio. Premesso che non possiamo intervenire sulle scelte di una società, peraltro quotata in borsa, posso assicurare che garantiremo che Italgas mantenga tutti i livelli stabiliti nel contratto di servizio, quello di sicurezza, di resa del servizio e ovviamente, vedremo come impostarlo, anche il mantenimento dell’attuale livello occupazionale”. A termine della seduta, in cui sono intervenuti anche i lavoratori e i rappresentanti sindacali, l’assemblea capitolina ha approvato all’unanimità diversi ordini del giorno, presentati sia dalle forze di maggioranza che di opposizione, in favore della tutela dei lavoratori e della sicurezza delle reti di conduzione del metano.

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