È stato un autentico incubo quello che ha dovuto subire nella Capitale una 24enne di origini argentine, perseguitata, secondo quanto raccontato dai carabinieri, dal proprio datore di lavoro. Lui, un manager romano 37enne responsabile della società in cui la ragazza lavorava, si era infatti invaghito di lei e aveva iniziato a farle avance semple più esplicite, fino a perseguitarla con appostamenti e minacce.
LE MOLESTIE – L’uomo, hanno ricostruito i carabinieri, aveva iniziato così a molestarla ripetutamente. Aveva organizzato anche delle situazioni lavorative ad hoc per rimanere solo con la donna, tentando svariati approcci, ma era stato sempre respinto. La situazione è degenerata quando quelle avance sono diventate ossessive: appostamenti, minacce telefoniche e un tentativo continuo di controllare la vita della ragazza. La giovane ha così formalizzato una prima denuncia e ha deciso di rientrare a Scalea, abbandonando la Capitale.
L’ARRESTO A SCALEA – Eppure, anche a distanza, l’uomo ha continuato a perseguitarla, costringendo la 24enne a chiedere aiuto ai carabinieri della stazione di Scalea. Le indagini dei militari hanno portato a un’ordinanza di custodia cautelare a carico del manager romano che, però, da qualche giorno risultava irreperibile sul territorio capitolino. La scorsa mattina a Scalea, forse per avvicinare nuovamente la ragazza, l’uomo è stato notato a bordo della sua auto e, riconosciuto dai militari del Norm di Scalea. Per il manager 37enne l’attività di stalking è così finita: l’uomo è stato infatti fermato, arrestato e trasferito ai domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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