“Matrimoni e altre follie” è la nuova fiction di Canale 5 che debutterà domani in prima serata. Composta da 24 episodi e trasmessa in 12 serate, la serie prodotta da Aurora Tv e diretta da Laura Muscardin, ispirata alla versione spagnola “La que se avecina” diffusa su Telecinco, vedrà confrontarsi quattro nuclei familiari di Roma, di varia composizione e tipologia ma legati tra loro, che si ritroveranno a vivere nello stesso condominio, Parco Paradiso, a soli dieci minuti dal centro.
Per raccontare le vicende amorose, tra gioie e dolori, in una «commedia brillante e controcorrente» come la stessa regista l’ha definita nella conferenza stampa andata in scena all’attico di Palazzo Generali di piazza Venezia, nel cuore della capitale, non poteva che esserci un cast stellare: Nancy Brilli e Massimo Ghini, che torneranno nelle vesti di moglie e marito dopo il loro matrimonio “realistico” durato dal 1987 al 1990, Chiara Francini, Simone Montedoro, Giulio Berruti, Michele La Ginestra, Massimo Ciavarro, Giovanni Esposito e alcune partecipazioni straordinarie di Martina Stella, Natasha Stefanenko, Francesca Reggiani, Gianluca Guidi e Adriano Panatta.
«Un prodotto nuovo che porta calore e spensieratezza e che ci fa evadere da tutti i problemi quotidiani», così Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5, presenta “Matrimoni e altre follie” in uscita in una data insolita per il panorama dello spettacolo italiano.
«Per noi questo periodo sta diventando importante anche rispetto alle logiche passate – ha aggiunto il direttore -, ed è una strategia che continueremo a portare avanti anche nelle prossime stagioni, consegnando così al pubblico tante cose nuove in tutti i periodi dell’anno».
Decisione approvata anche da Massimo Ghini, protagonista assieme a Nancy Brilli della fiction che, davanti ai tanti spettatori e giornalisti presenti alla conferenza, sottolinea come in questo senso «la distribuzione in Italia sta cambiando».
Guai però a chi chiede se lui e la bella Brilli abbiano portato esperienze personali durante le riprese: «Noi – commentano in coro gli attori – siamo una coppia di fatto artistica. In una scena sembravamo Sandra e Raimondo. Il fatto che siamo stati insieme è una cosa che ci ha aiutato».
E se Williams Shakespeare aveva ragione dicendo che “l’amore è cieco e gli amanti non possono vedere le piacevoli follie che essi commettono”, ci sarà da aspettare il 1° giugno per ammirarle.
Leonardo Esposito