E’ stato pubblicato il Rapporto Osmed dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che registra i consumi di farmaci nel nostro Paese. La notizia è che il primato del maggior consumo spetta al Lazio con 1.248,9 dosi ogni mille abitanti, contro una media nazionale di 1.114,9. Subito dopo la nostra regione la Puglia (1.235,7) la Sardegna (1.219,1). Il consumo dei farmaci livello nazionale ha subito un incremento dell’1,7%. Ma la differenza sta nella spesa perché nel Lazio la spesa media è di 203,3 euro a fronte di una media nazionale di 178,3, quindi nel Lazio si spende il 14% in più. In regime di assistenza convenzionata nel 2015 nel Lazio sono state emesse 63 milioni e 348mila ricette per 118 milioni e 55mila confezioni, con 161 milioni di euro di ticket pagati ed una spesa netta complessiva di 910 milioni, seconda solo alla Lombardia. Cifre imponenti, ma è anche vero che Nicola Zingaretti vanta un milione di ricette in meno rispetto al 2014, anche se nel 2015 la spesa farmaceutica regionale ha sforato di 148 milioni il tetto di spesa programmato dal Ministero. Uno sforamento di 108 milioni si è verificato anche per la spesa farmaceutica ospedaliera. Nel 2015 ogni italiano ha assunto in media 1,8 dosi di farmaci al giorno, più le donne rispetto agli uomini. I farmaci per il sistema cardiovascolare primeggiano ma scendono al terzo posto in termini di spesa, cedendo il primo posto agli antibiotici in calo nei consumi. Seguono i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolico e poi quelli del sangue e per il sistema nervoso centrale. Senza voler essere banali è evidente che l’invecchiamento della popolazione comporterà pur sempre un elevato consumo di farmaci, semmai la battaglia per evitare gli sprechi dovrà riguardare l’appropriatezza delle prescrizioni, cosa che nel Lazio e non solo sta già avvenendo.
G.L.