Monitoraggio della sicurezza sulla S.R. Pontina Km per Km

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La S.R.148 Pontina si estende tutta nel territorio del Lazio per 109,2 Km. In origine denominata “Latina”, venne istituita nel 1950 ed è stata successivamente rettificata e ampliata. Alcuni tratti del vecchio tracciato, denominato via Pontina vecchia sono attualmente utilizzati dalla viabilità locale. La tratta settentrionale, tra Roma e Borgo Piave (LT), fu costruita negli anni 40 ed inaugurata nel 1950, mentre la tratta meridionale, tra Borgo Piave (LT) e Terracina, fu costruita tra gli anni 60 e 70 col nome di “via Mediana”, integrando ed ampliando la preesistente viabilità, tra la quale in particolare buona parte della strada di bonifica denominata “via Lunga” costruita negli anni 30 per la bonifica dell’Agro Pontino. A quasi settant’anni le condizioni sociodemografiche delle zone attraversate dall’arteria stradale sono profondamente variate ed i flussi di traffico nel periodo 2012 – 2014 hanno raggiunto volumi eccezionalmente elevati (con tratte a volumi di Traffico Giornaliero Medio di 78.061 veicoli). Nelle cronache quotidiane questa strada appare come una delle strade più pericolose in Italia per l’alto numero di incidenti che vi accadono (nel 2014 il numero di incidenti con danni alle persone è stato di 865 veicoli).

La strada oggi fa parte della Rete Viaria Regionale, a seguito del trasferimento delle competenze dallo Stato alle Regioni in ragione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 febbraio 2000, operativo a partire dall’anno successivo. Dal 2007 l’Azienda Strade Lazio – ASTRAL Spa ne cura la manutenzione straordinaria mentre la sua manutenzione ordinaria fino a quest’anno è stata seguita dalle Province di Roma e Latina, ciascuna per i rispettivi tratti di competenza da Roma ad Ardea e da Aprilia a Terracina.

ASTRAL, nell’ambito delle proprie competenze. Sin dall’inizio della propria attività ha elaborato programmi, avviato progetti ed effettuato numerosi lavori volti al miglioramento delle prestazioni dell’infrastruttura stradale Soltanto nell’ultima settimana di maggio scorso sono partiti cantieri su oltre 50 km di estesa per interventi di rifacimento del manto stradale, di sostituzione dei guardrail, di messa in sicurezza degli svincoli e di nuova cartellonistica.

logo_CEREMS_def_2Per indirizzare al meglio i futuri investimenti ed analizzare i benefici prodotti dagli interventi svolti su questa strada fino ad oggi, attraverso il Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale del Lazio – CEREMSS, ASTRAL ha effettuato studi analitici sullo stato dei fatti della complessa situazione di ciascuna tratta, attraverso lo sviluppo del “Dossier Strada – PONTINA” che si propone come strumento di supporto al governo della sicurezza stradale. Nell’ambito del “Dossier Strada” le logiche degli interventi sono ricondotte ad una visione generale dell’organismo stradale, superando la visione isolata sui punti dove si manifesta l’incidentalità stradale critica. La struttura del “Dossier Strada” è concepita con criteri applicabili a tutte le strade presenti sulla regione (statali, provinciali, etc.). L’insieme delle conoscenze sistematiche disponibili in materia di incidenti stradali, traffico, disciplina del traffico e interventi infrastrutturali effettuati sulla Pontina è stato raccolto attraverso un quadro conoscitivo strutturato, direttamente confrontabile con i quadri conoscitivi delle altre strade del Lazio e periodicamente aggiornabile. L’indagine è partita dall’analisi della configurazione dell’incidentalità rispetto alle caratteristiche dell’infrastruttura; è seguita poi una valutazione dei fattori di rischio rispetto al quadro complessivo regionale; l’individuazione delle tratte stradali dove la sicurezza ha carattere critico e l’individuazione di tratte la cui criticità costituisca priorità di intervento.

Sono stati introdotti ed analizzati tre fondamentali indicatori: i valori assoluti inerenti il numero di incidenti e vittime tra feriti e morti, i costi sociali che il fenomeno comporta e gli indicatori di gravità e misure del rischio di incidente, per un periodo che va dal 2001 al 2014.

A1L’incidentalità nel medio-lungo periodo (2001–2014) ha avuto un andamento decrescente fino al 2007, quindi un incremento nel triennio 2007-2009 ed una successiva riduzione fino al 2012. Nel triennio 2012 2014 l’andamento è stato oscillatorio, con un significativo aumento di incidenti nel 2013 e un paragone con la situazione generale della Rete Viaria Regionale, rispetto alle sue 12 strade più critiche rileva che il livello di incidentalità della SR148, è mediamente più alto, vista la maggior densità di incidenti per km (+42%), di morti per km (+61%) e di feriti per km (+50%). Gli indici di gravità mostrano un andamento oscillatorio, con una tendenza di lungo periodo volta ad un leggero decremento. Le tratte con il più elevato numero di incidenti sono situate dall’inizio del tratto extraurbano (presso la fine del quartiere EUR) a Tor de’ Cenci (dalla progressiva chilometrica 10 alla 20). Fino alla progressiva chilometrica 50 (presso il territorio del Comune di Aprilia) i valori assoluti di incidentalità restano comunque medio–alti, con oscillazioni più o meno importanti tra km consecutivi. Le tratte con i tassi di incidentalità e di lesività più elevati si concentrano nella parte più meridionale della strada, dalla progressiva chilometrica 97 alla 109. Un incremento degli incidenti si verifica, infine, nel tratto finale dell’infrastruttura in prossimità di Terracina.

L’indicatore individuato dal D.L.35/2011 per la classificazione dei tronchi stradali e l’ordine di priorità degli interventi è il tasso di mortalità. In ordine di criticità decrescente del costo sociale unitario si trovano: la tratta I dal km 27 a km 31; la tratta II da km 15 a km 26; la tratta III dal km 47 al km 53; la tratta IV dal km 104 al km 106 e la tratta V dal km 98 al km 103. La tratta da km 47 a km 53 ha invece il più elevato numero di decessi per km, che è l’indicatore individuato dal D.L.35/2011. Un caso specifico è quello della località Castel di Decima che è collocata tra le chilometriche con il maggior numero di incidenti e feriti. Infatti al km 16, 17 e 18 il numero di incidenti, per il triennio 2009-2011 è stato rispettivamente pari a 28, 40 e 38 e con un numero elevato di feriti equivalente a 42, 79 e 52. Anche nel triennio 2012-2014, le chilometriche più critiche in termini di incidentalità sono rimaste la 16, la 17 e la 18 ma con un decremento del numero di incidenti e di feriti. Al km16 la diminuzione del numero di incidenti è stata del 21%, con un numero invariato di feriti, pari a 42; al km 17 la diminuzione del numero di incidenti è stata del 33% e il numero di feriti dell’88% , al km 18 la diminuzione del numero di incidenti è stata del 21% e quella dei feriti del 19%. Tra i fattori che ha contribuito alla riduzione del numero di incidenti, oltre all’introduzione, avvenuta nel 2011, del limite di velocità a 70 km/h in quel tratto della SR 148 Pontina, anche i diversi lavori effettuati da ASTRAL in questi anni. In particolare tra i diversi lavori intrapresi da ASTRAL; un’efficacia evidente, (riduzione del costo sociale del 95% al netto del trend con azzeramento del numero di morti) è stata riscontrata con la sistemazione dell’intersezione con viale Le Corbusier a Latina, realizzata nel 2007 migliorata ancora nel 2015 con la realizzazione di un’intersezione a livelli sfalsati, non ancora valutabile per mancanza di dati aggiornati. Inoltre il massiccio intervento di realizzazione di rotatorie e l’istituzione di uno spartitraffico dal km 75 al km 109, hanno prodotto una riduzione del costo sociale netto del 28% e riduzioni del numero di incidenti e del numero di morti rispettivamente del 29% e del 40%.

In estrema sintesi sulla Pontina, paragonando i due ultimi trienni, ovvero 2009 – 2011 e 2012 – 2014, nel primo si sono verificati 1078 incidenti che hanno determinato 31 morti (24 incidenti mortali) e 1786 feriti, con un costo sociale complessivo di poco inferiore a 134 milioni di euro; nel secondo, sono avvenuti 865 incidenti che hanno comportato 29 morti (28 incidenti mortali) e 1433 feriti, con un costo sociale complessivo di oltre 113 milioni di euro.

Rispetto al triennio precedente il 2012-2014 ha visto il verificarsi di una diminuzione degli incidenti (-20%), dei feriti (-20%) e dei morti (-6,5%), con un beneficio complessivo che può essere sintetizzato dalla riduzione del costo sociale pari -20,3 milioni di Euro (-15,2%).

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