Secondo indiscrezioni di stampa l’assessore all’Ambiente di Roma Capitale Paola Muraro sarebbe sotto indagine per abuso d’ufficio e violazione di norme sull’ambiente: un avviso di garanzia ne farebbe un’indagata da parte della Procura di Roma per fatti avvenuti prima del suo insediamento in Campidoglio. Il presunto avviso di garanzia sarebbe stato emesso circa tre mesi fa.
Parte dai giornali domenicali l’ennesima grana per la sindaca Virginia Raggi che, finita sotto attacco per le cinque dimissioni in contemporanea della scorsa settimana, si ritrova ora ad affrontare, dopo le polemiche estive che già avevano colpito l’assessore ai Rifiuti Muraro, lo scoglio più difficile: quello della credibilità di fronte a quella “moralità” che i Cinque stelle si sono sempre detti di rappresentare e difendere. Se per il movimento fondato da Grillo e Casaleggio basta un avviso di garanzia per essere sospesi e poi costretti alle dimissioni (fu così per il sindaco di Parma Pizzarotti ma non per quello di Pomezia Fucci), ora tutti si aspettano una decisione da parte di Muraro, attesa oggi in Commissione Ecomafie, e soprattutto della sindaca Raggi.
Ma nell’immediato, subito dopo aver appreso delle indiscrezioni e aver letto i giornali la sindaca tace e le reazioni tendono a respingere ogni accusa e ribadire la “non conoscenza” di qualsiasi provvedimento della magistratura indirizzato a Muraro.
Il primo ad alzare il muro difensivo è l’avvocato dell’assessore all’Ambiente, Salvatore Sciullo, che senza mezzi termini afferma che sarà fatta chiarezza: «Sono sbalordito e stupefatto dalle notizie che ho letto oggi su alcuni giornali» spiega il legale che ha ribadito come «la mia assistita non ha ricevuto alcuna comunicazione dalla Procura di Roma» ribattendo che «l’operazione verità su Ama va avanti. Siamo pronti a chiarire tutto».
A dare l’autorevole parere del Movimento Cinque Stelle è stato Luigi Di Maio che resta in attesa di informazioni certe: «Ad oggi Paola Muraro afferma di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia. Non esistono le carte per poter valutare – ma al contempo ricorda a tutti che – il Movimento non ha mai fatto sconti a nessuno, soprattutto al suo interno».
In tutto questo c’è stato, per tutto il fine settimana, il silenzio della sindaca Raggi al lavoro sulle nomine e limitatasi, a quanto pare, a ridimensionare il ruolo dei suoi due maggiori consiglieri Marra e Romeo affidandogli nuovi incarichi di minore rilevanza. Ieri la sindaca ha mostrato qualche segnale di “vita” solo tramite il suo profilo Facebook: si è fatta vedere al mattino in una foto in Piazza San Pietro per la cerimonia di canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, appena fatta santa e poi, nel primo pomeriggio ha postato l’immagine in ufficio con i consiglieri comunali accompagnata dalla frase «Il lavoro non si ferma. In Campidoglio con i consiglieri per il nuovo assessore al Bilancio». Tutto a posto, dunque, o almeno la sindaca che al momento può contare ancora sul sostegno degli elettori guarda lontano e punta a far ripartire la sua squadra, fortemente amputata dalle dimissioni dei giorni scorsi.
Intanto però sulla vicenda Muraro si scatena la polemica dei partiti che hanno governato nelle scorse consiliature. Sintetico lo sfogo su Twitter di Stefano Esposito, ex assessore ai Trasporti nella giunta Marino: «Quando dicevo che Muraro era figura opaca non sbagliavo. Ora quale complotto inventeranno quelli del M5S?‚
Il consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia Fabrizio Santori incalza: «Oggi il M5S e la sindaca Virginia Raggi hanno l’occasione per mettere in pratica il loro moralismo e mandare a casa l’assessore all’ambiente di Roma Capitale Paola Muraro. Oppure, i grillini possono scendere dal piedistallo e capire il valore dei tre gradi di giudizio garantiti dalla giustizia italiana».
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