Dopo il “no” alle Olimpiadi Berdini chiede a Renzi un «patto per la Capitale»

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Sembrava dovesse incontrasi con il presidente Renzi, ma invece l’incontro di Malagò si è svolto con il suo braccio destro, il sottosegretario Luca Lotti. Con grande fair play al temine dell’incontro il numero uno del Coni non ha voluto rilasciare dichiarazioni,  anche perché dopo qualche ora avrebbe incontrato Virginia Raggi alla Sala delle Armi, al Foro Italico, dove è stata presentato il Logo Uefa 2020.

L’INCONTRO – Lì si è poi esibito in un baciamano alla sindaca che non sappiamo quanto sia stato gradito dalla ruspante e popolaresca Virginia. Certo che il povero Malagò ha dovuto subire anche le pesanti affermazioni sul suo conto di Alessandro Di Battista, membro del direttorio M5S che su Facebook lo ha definito un “coatto”. Un post dove per esorcizzare l’eventualità di un’azione per danno erariale nei confronti del Comune chiede conto di come siano stati spesi i soldi del Comitato Promotore che secondo lui si sono dissolti per organizzare cene ed eventi. Insomma con la decisone della Raggi secondo Di Battista «la mangiatoia è finita». Sull’onda di una polemica piuttosto becera Malagò aveva già risposto in mattinata alla onorevole Valente, sodale del Di Battista, in toni molto pacati (vedi articolo in pagina) e non se l’era presa più di tanto con il rampante onorevole grillino che nel suo curriculum vanta una laurea in discipline dell’arte, della musica e dello spettacolo. Finite le sceneggiate e gli insulti c’è chi invece dopo aver manifestato un’apertura ai Giochi Olimpici oggi incassa e rilancia.

UN PATTO PER LA CAPITALE – Parliamo dell’assessore all’urbanistica Paolo Berdini che dopo aver rinunciato al miliardo e sette di dollari stanziati dal Cio pretende da Renzi un “patto per la Capitale”, visto che il primo ministro ha sottoscritto con Beppe Sala il “patto per Milano” stanziando 1,5 miliardi. Che in proporzione al numero degli abitanti, almeno Roma dovrebbe averne almeno 4,5 miliardi. Parole santissime se non fosse che la Capitale vanta un debito storico che stiamo pagando di 12 miliardi, ma sembra che ci pensi la Raggi a rinegoziarli magari scaricandolo su 60 milioni di italiani. Con l’aria che tira Berdini si allinea e dice che la Raggi «ha perfettamente ragione perché il progetto (delle Olimpiadi) che era stato approvato durante il mandato del sindaco Marino era devastante sotto il profilo urbanistico, e dunque avrebbe alimentato ulteriormente la grave crisi del sistema urbano romano». Tuttavia la strada proposta dai Radicali di indire un referendum consultivo «sarebbe stata l’occasione per un grande dibattito pubblico».  Pazienza, basta rimangiarsi quello che lo stesso Berdini disse alcuni giorni fa: «Se le Olimpiadi servono per fare le quattro linee che inventeremo con Linda Meleo (assessore città in movimento ndr) o la messa in sicurezza degli impianti sportivi che stanno andando a pezzi a Roma dico di sì». Ma attenzione perché nubi si addensano anche sul progetto dello Stadio della Roma all’esame della Regione e della Conferenza dei Servizi. Perché secondo l’assessore l’Aula capitolina dovrà confermare «l’interesse pubblico a costruire un milione di metri cubi di cemento che in realtà è nell’interesse degli operatori che propongono l’impianto. Sarebbe meglio tornare a prevedere la realizzazione solo e soltanto di uno stadio». Il che semplicemente vuol dire ribaltare di nuovo tutto il progetto. Che gli amanti dello sport romani si preparino a una nuova botta.
Balthazar

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