Focus sulle best practices nazionali ed internazionali

Al Meeting sulla Sicurezza Stradale promosso dall’Associazione Mondiale della Strada

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Si è svolto il 29 settembre all’Auditorium di via Rieti a Roma, il Meeting internazionale sulla sicurezza stradale promosso dall’Associazione mondiale della strada (World Road Association) – AIPCR insieme ad Anas. AIPCR è la più antica associazione internazionale della strada nata per studiare e approfondire le questioni relative alla mobilità, ai trasporti e alla sicurezza stradale.  Tema dell’incontro: “La Sicurezza Stradale verso nuove soluzioni: politiche ed opportunità con le nuove tecnologie”.

Al centro della giornata sono state le politiche e i programmi degli Stati in materia di sicurezza stradale. Al meeting, oltre a molti delegati dei 120 Paesi associati all’organizzazione mondiale e i maggiori esperti internazionali che si occupano di sicurezza stradale. Tra le principali partecipazioni quelle del Sottosegretario di Stato Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Gabriele Toccafondi, del Presidente Anas nonché capo per l’Italia della World Road Association, Gianni Vittorio Armani, dei Presidenti delle Commissioni Trasporti Camera e Senato, Michele Pompeo Meta e Altero Matteoli, del Segretario Generale Mondiale World Road Association, Patrick Mallejacqu, del Direttore  Centrale delle Specialità – Polizia di Stato, Roberto Sgalla e del Direttore Generale per la Sicurezza Stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sergio Dondolini. Per ciò che riguarda la Rete Viaria Regionale del Lazio è intervenuto nella sessione pomeridiana, l’Amministratore Unico dell’Azienda Strade Lazio – ASTRAL SpA, Antonio Mallamo.

Nel corso del convegno ha avuto luogo la premiazione del concorso “Giovani Videomakers per la Sicurezza stradale”, che ha visto la realizzazione, da parte di ragazzi dai 14 ai 20 anni, di video sul tema della sicurezza stradale che evidenziano maturità e sorprendente efficacia. Sono intervenuti anche i maggiori organismi ed enti internazionali che si occupano di mobilità su gomma che si sono confrontati sul tema delle nuove tecnologie per la sicurezza stradale ed hanno fatto il punto sui programmi di sviluppo delle smart road ed hanno trattato il tema della auto senza conducente.

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Tra le proposte operative trattate: stimolare gli investimenti nelle tecnologie di controllo telematico del traffico, in modo da dissuadere da comportamenti pericolosi e scorretti che possono sfuggire all’occhio umano e che sono causa di incidenti, soprattutto nei centri abitati. “Anas per la sicurezza stradale agisce contemporaneamente su più fronti”, ha dichiarato il presidente Gianni Vittorio Armani illustrando ai delegati le nuove strategie dell’Azienda. “Più manutenzione per strade migliori e sicure, ricerca e innovazione per strade più tecnologiche e smart road, campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza per richiamare l’attenzione sulla necessità di una guida attenta”. Il presidente Armani, in particolare, ha sottolineato che, in controtendenza rispetto al passato, Anas sta investendo molto, oltre 8 miliardi, in manutenzione per valorizzare e rendere più sicure e confortevoli le strade.

Un ruolo fondamentale per la Sicurezza Stradale ha la conoscenza delle statistiche sull’incidentalità. Secondo i più recenti dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno perdono la vita a causa di incidenti stradali circa 1,25 milioni di persone. Questo dato riguarda soprattutto i giovani di età compresa fra i 15 ed i 29 anni e circa la metà di questa popolazione è riconducibile ai cosiddetti utenti vulnerabili, ovvero pedoni, ciclisti e motociclisti. Il 90% di questi incidenti mortali avviene in Paesi a basso-medio reddito nonostante questi dispongano di circa la metà del parco veicoli circolante. Senza interventi decisivi sulla sicurezza e lo sviluppo di nuove tecnologie, secondo il parere dell’OMS, il fenomeno dei decessi su strada potrebbe aumentare fino ad essere, nel 2030, la settima causa di morte a livello mondiale.

Sulla base dei dati provvisori Istat, nel 2015 si sono verificati in Italia 173.892 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 3.419 vittime e 246.050 feriti. Nel 2014, in Italia si erano verificati 177.031 incidenti stradali, con 3.381 morti e 251.147 feriti. Rispetto al 2013, il numero di incidenti scende del 2,5%, quello dei feriti del 2,7% mentre per il numero dei morti la flessione è molto contenuta, -0,6%. Guardando il fenomeno da un orizzonte temporale più lontano, per la prima volta dal 2001 cresce il numero di vittime (+38, pari a +1,1%).

Gli incidenti registrano invece una flessione dell’1,8% e i feriti del 2,0%. Per ogni milione di abitanti, nel 2015 si contano 52 morti per incidente stradale nella Ue e 56,3 nel nostro Paese, che si colloca al 14° posto della graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia.

Tra i comportamenti errati più frequenti, l’Istat segnala la guida distratta, il mancato rispetto delle regole di sicurezza e precedenza e la velocità troppo elevata (nel complesso il 44,0% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano, infatti, l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l’uso di telefono cellulare alla guida. Per la affrontare la grande sfida posta dalla necessità di abbattere l’incidentalità, avvalendosi anche dello sviluppo delle nuove tecnologie e di una sempre maggiore diffusione dalla cultura sicurezza stradale, la World Road Association, ha affidato all’italiano Roberto Arditi (Direttore delle Relazioni Scientifiche di Sina – Società Iniziative Nazionali Autostradali), il coordinamento mondiale della sicurezza stradale.

Nella sessione pomeridiana, dedicata alle Prospettive ed opportunità per l’implementazione del Piano Nazionale Italiano per la Sicurezza Stradale l’ing. Mallamo ha illustrato il VAR Veicolo ad Alto Rendimento, un grande traguardo tecnologico e innovativo di cui si è dotata ASTRAL da oltre un anno, rendendo possibile la trasparenza della situazione delle strade del Lazio attraverso un aggiornamento dinamico del Catasto della Rete Viaria del Lazio. Preziosi i risultati: dalle caratteristiche tecniche della strada alle pietre miliari, dalle opere d’arte alla qualità dei cartelli stradali, dagli accessi agli impianti di carburante, etc., ogni elemento viene rappresentato geograficamente, attraverso un sistema matematico stradale tutti gli elementi rilevati lungo le strade ne tutti i filmati di andata e ritorno di ogni singolo asse stradale vengono registrati e processati in un data base unico.

Le scannerizzazioni in tempo reale e in 3D vengono effettuate dal VAR, un’autovettura monovolume dotata di dispositivi hi-tech che permette di conoscere lo stato della consistenza della rete Viaria con i dettagli di Geometria, Segnaletica, vegetazione, etc., fornendo quindi un importante supporto per avviare una coerente progettazione della manutenzione stradale. Mallamo ha sottolineato inoltre, che la tecnologia è arrivata oggi ad essere più avanti della normativa. Il Codice della Strada già dal 2005 prevede che le Regioni siano dotate di un Catasto, ma oltre il 50% delle stesse non lo ha ancora realizzato. La Regione Lazio attraverso ASTRAL, invece, è andata oltre: da tempo realizzato il Catasto dell’intera Rete Viaria Regionale, una fotografia che cambia nel tempo e che oggi per essere esaustiva ha bisogno di un aggiornamento, ed attraverso il VAR si è dotata di un Catasto dinamico, strumento che agevola il miglioramento dell’efficienza e dei livelli di sicurezza delle infrastrutture della Rete Viaria Regionale e della Sicurezza Stradale. L’aggiornamento del Catasto in modalità dinamica è uno degli strumenti adottati nell’ambito del progetto Centro Regionale di Monitoraggio del Lazio – CEREMSS, progetto che rientra nell’ambito del 2° Programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale promosso dal Ministero Infrastrutture e Trasporti e cofinanziato dalla Regione Lazio.

Gli obiettivi del CEREMSS sono volti al miglioramento delle conoscenze sugli incidenti stradali, sui diversi fattori di rischio che li determinano, della rete stradale e del traffico, e su ogni altro intervento di diversa natura a favore della Sicurezza Stradale, nonché all’analisi del loro impatto sul relativo bilancio socio-economico regionale. Gli interi data base prodotti dal VAR e dal CEREMSS costituiscono oggi un patrimonio di conoscenza dello stato delle infrastrutture dell’intera Rete Viaria Regionale gestita da ASTRAL, pienamente aggiornati ed utili per l’approfondimento delle conoscenze e il supporto a miglioramento delle attività di programmazione della manutenzione delle strade.

Redazionale a Pagamento

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