Trasporti, arriva il venerdì nero dello sciopero

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Lo sciopero generale di venerdi 21 ottobre potrebbe segnare una giornata nera per i trasporti: oltre a Trenitalia e Italo per la circolazione ferroviaria e ai lavoratori aerei e marittimi il sindacato Usb ha indetto uno sciopero di 24 ore nella capitale che rischia di paralizzare il trasporto pubblico di Roma e dintorni.

L’agitazione, che sarà sospesa come sempre nelle fasce di garanzia del servizio, interesserà la rete Atac (bus, tram, metropolitane, ferrovie Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Termini-Centocelle) e le linee periferiche del Trasporto locale gestite dalla società Roma Tpl. Il servizio resterà effettuato regolarmente fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Ma a essere coinvolti saranno tutti i lavoratori pubblici e privati e la protesta sarà indirizzata al governo Renzi e alla manovra di bilancio appena licenziata. Si manifesterà anche contro la “buona scuola”, la legge Fornero per i pensionati e la riforma della Costituzione già al centro dell’infuocato dibattito sul referendum.

A Roma venerdì 21 a piazza San Giovanni a Roma verrà ricordato Abd Elsalam Ahmed Eldanf, l’operaio morto recentemente a Piacenza mentre sabato partirà sempre da piazza San Giovanni il corteo della manifestazione nazionale “Per difendere lavoro e stato sociale, a sostegno del No al Referendum e contro le politiche del governo Renzi”. «Lo sciopero generale del 21 ottobre – ha spiegato Alessandro Giannelli dell’Usb Pi del Lazio – si lega strettamente alla manifestazione nazionale del 22 per il no sociale alle modifiche costituzionali, poichè la restrizione degli spazi di democrazia e partecipazione contenuta in questa riforma, è, in realtà, funzionale ad accelerare lo smantellamento di quei diritti sociali garantiti dalla Carta Costituzionale».

Francesco Unali

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