di ALBERTO SAVA
Il proprietario della tenuta La Farnesiana, ad Allumiere, un agriturismo in grado di ricevere circa 90 persone, ha legittimamente partecipato al bando della Prefettura per l’eterna ricerca di strutture dove collocare i migranti, che arrivano dal nord Africa e dai varchi dell’est in Italia: la prima frontiera d’ingresso in Europa.
L’ALLARME DEI CITTADINI
Sono stati proprio i residenti collinari a dare l’allarme per l’arrivo di alcune decine di profughi, e da Allumiere fino a Tarquinia, passando per Civitavecchia, spirano venti di protesta dei cittadini. Sui motivi della protesta gli allumieraschi precisano: «Sia chiaro che ad Allumiere non si protesta spinti dal razzismo. È giusto però manifestare forti dubbi, in merito al fatto di stipare tante persone nello stesso posto. La Farnesiana è ubicata lontano dal paese, con strade dissestate. È una zona di grande pregio paesaggistico e naturalistico. Purtroppo, l’acquisto della tenuta da parte dell’attuale proprietario è stata una iattura, visto che, non essendo stato capace di sfruttarla dal punto di vista imprenditoriale e turistico, in modo affine alla sua vocazione, ha creduto bene ora di trasformarla in un centro di accoglienza, a spese dello Stato, cioè nostre. Abbiamo incontrato il sindaco e gli abbiamo suggerito di attivare uno Sprar, così da dare un’accoglienza vera: con tre immigrati ogni mille abitanti, si potrebbe lavorare per l’ospitalità dei primi momenti, e per l’integrazione successiva, evitando il pericoloso affollamento della Farnesiana».
PREOCCUPAZIONE A CIVITAVECCHIA
Preoccupazione anche a Civitavecchia, dove si trova la prima stazione ferroviaria utile da Allumiere per la capitale, e dove un possibile, ulteriore, aumento del traffico passeggeri ferroviario, preoccupa non poco i pendolari, che a stento trovano sugli affollatissimi treni diretti a Roma lo spazio necessario per respirare, recandosi a lavoro.
LA CONTRARIETÀ DEL COMITATO CIVICO TARQUINIA
L’arrivo ad Allumiere di nuovi migranti in un agriturismo, a ridosso dei confini con Tarquinia, ha subito risvegliato la protesta al mare. Il Comitato Civico Tarquinia si è riunito martedì, in una seduta convocata d’urgenza, per studiare cosa fare. “Siamo stati sollecitati da alcuni tarquiniesi che abitano in località ‘La Farnesiana’ – si legge in una nota del Comitato Civico Tarquinia – abbiamo incontrato una loro delegazione, e ricercato notizie sulla vicenda. Purtroppo, ci è stato confermato che un agriturismo, situato nel territorio comunale di Allumiere, ma immediatamente al confine con Tarquinia, saranno alloggiati dei migranti. Si parla dell’imminente arrivo di decine di extracomunitari, ma il numero pare destinato ad aumentare. Un numero già adesso eccessivo per un comune come Allumiere, che conta circa cinquemila abitanti e che, in base all’accordo del Governo con l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, ne dovrebbe accogliere al massimo quindici. In queste ore stiamo seguendo la vicenda – conclude il Comitato – a tutela dei tarquiniesi che abitano in quella località di campagna, e siamo a disposizione dei cittadini di Allumiere che vorranno dissentire, democraticamente e soprattutto pacificamente, verso l’arrivo di un così grande numero di persone”.