Nella mattinata odierna, militari appartenenti al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, nell’ambito di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip presso il Tribunale di Roma nei confronti di un imprenditore romano indagato per il reato di bancarotta fraudolenta a seguito del fallimento di una società operante nel settore della grande distribuzione di prodotti alimentari.
Le indagini hanno consentito di dimostrare che l’uomo, benchè non rivestisse alcuna carica all”interno della società fallita, ne era il reale ”dominus” e, come tale, in concorso con l’amministratore unico, ha messo in atto una strategia criminosa volta a massimizzare i profitti della gestione dei punti vendita alimentari. In particolare, il soggetto oggi tratto in arresto non ha mai onorato i debiti fiscali e contributivi e ha occultato le scritture contabili della società, al fine di impedire agli organi inquirenti la ricostruzione del volume d”affari e della consistenza del patrimonio sociale.
Di fatto, attraverso la fittizia interposizione di un prestanome a lui fedele, l’imprenditore ha gestito numerosi supermercati con contratti di affitto d”azienda, accumulando in pochi mesi un debito verso l’Erario di circa 2,5 milioni di euro.