I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un notaio di Roma, classe 1972. Il magistrato ha inoltre disposto per il professionista il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, beni immobili e mobili – corrispondenti alle imposte evase – in relazione ai reati di utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Nel complesso il notaio, come riportato da ilmessaggero.it, ha utilizzato fatture per operazioni inesistenti per un totale di circa 600 mila euro (IVA inclusa), commettendo il reato di “Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti” (art. 2 del D.Lgs. n. 74/2000), oltre a concorrere in quello di “Emissione di fatture per operazioni inesistenti” (art. 8 del D.Lgs. n. 74/2000). Attraverso le suddette condotte il professionista ha evaso imposte (IRPEF e IVA) per oltre 320mila euro, corrispondenti al profitto dei predetti reati.