Roma-Lido, il servizio non va: servono nuovi treni

0
3986
treni regione

Manuel Fantasia, ad di Atac, non c’era alla Commissione trasporti del Consiglio. In compenso ci ha mandato un suo dirigente, il responsabile del settore metropolitane della municipalizzata, Alberto Giraudi, in occasione della audizione sulla Roma-Lido. Così apprendiamo che su quella tratta le stazioni dove l’evasione del biglietto è quasi norma, sono Ostia antica, Acilia Sud e Tor di Valle. In verità il problema dell’evasione riguarda tutte le linee di superficie tanto che ci sono  160 persone dedicate alle sanzioni. Bel colpo perché i risultati si vedono tanto che le sanzioni sono notevolmente aumentate dal 2015 al 2016 passando da 99mila a 126mila. Un fiume di soldi che affluiscono quindi nelle disastrate casse di Atac, ma ahinoi, non è proprio così. Infatti quelle riscosse sono state 15mila, sulle 99mila e c’è pure un problema dal punto di vista dell’incasso della sanzione che se non viene incassata entro i termini, oltre i 60 giorni non diventa nemmeno cartella esattoriale. Visti i risultati, quasi quasi, non varrebbe nemmeno la pena di stipendiare tutto questo personale di controllo che peraltro rischia di venir insultato e percosso da clandestini stranieri e rissosi o cittadini infuriati per il disservizio palese. Ma torniamo alla Roma-Lido. Sino al luglio del 2016 le corse effettuate su quelle programmate sono state l’89%. Il trend è migliorato nel periodo autunno-inverno con il 95% delle corse programmate. E allora come si giustificano le frequenti proteste degli utenti? Perché il solo 5% di corse mancanti pesa moltissimo dal momento che queste vengono effettuate nelle ore di punta. Per Giraudi la soppressione delle corse è calata del 50% dal 2015 al 2016 perché l’azienda sta inserendo nuovi macchinisti che tuttavia non riguarda solo la Roma-Lido. Come noto la linea è di proprietà della Regione e data in concessione ad Atac che ha chiesto treni nuovi senza i quali il servizio risulta scadente con mezzi che portano sulle ruote decenni di servizio. «A livello di treni – prosegue il dirigente – abbiamo 8 treni Caf che sono i più affidabili ma hanno un problema con i riduttori» quindi l’idea è di avere 7 treni disponibili su 8, mentre oggi degli 8 sono disponibili e affidabili soltanto 4.  Per quanto riguarda la contestata pulizia dei (pochi) convogli «non avevamo ottenuto il miglioramento atteso, quindi abbiamo optato per la pulizia diurna e un pulitore di bordo negli orari di punta, per esempio dopo l’ingresso delle scuole». Invece per i  pannelli informativi Giraudi ha spiegato che «le 13 stazioni hanno 32 pannelli che danno indicazioni di test e stiamo lavorando perché diano indicazioni di servizio» e ha sottolineato che «tutto questo lo abbiamo fatto senza fondi regionali, stiamo lavorando a questo in autofinanziamento». Eh già la Regione… Perché i 180 milioni dei fondi regionali per la Roma-Lido promessi a Zingaretti dal ministro Delrio «ancora non sono arrivati – ha aggiunto – Io non so esattamente, da parte della Regione, quante di queste risorse saranno divise tra infrastruttura e quante al rotabile e non so quante ne saranno destinate ad Atac. La cosa positiva è che comunque da dicembre stiamo parlando con frequenza con la Regione». In verità questo mare di soldi dovrebbe andare per la ristrutturazione della linea e non ad Atac che ai tempi di Marino e dell’assessore Improta aveva tentato di accaparraseli tutto il progetto quando aveva sentito odore di project finanzing dei francesi di Ratp e dell’ italianissima Ansaldo. Con il bel risultato che il project è stato affossato e sulla Roma-Lido non si sta cambiando nemmeno un bullone.

È SUCCESSO OGGI...