La terra trema: 25 scosse nelle ultime ore: la più forte di 4.4

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Sono state in tutto 25 le scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) registrate da mezzanotte nel Centro Italia. Le più forti sono state quelle di magnitudo 4 e 4.4 avvenute rispettivamente alle 4:47 e alle 5:10 con epicentro a Monte Cavallo, in provincia di Macerata. Da segnalare anche una di magnitudo 3.1 alle 5:12 con stesso epicentro e ipocentro a soli 4 km di profondità e un’altra di magnitudo 3.8 alle 6:40. Non si segnalano al momento nuovi crolli.
“Si parte con il programma Anas per riparare quanto distrutto dal terremoto, ma la cosa più importante è un tavolo di lavoro operativo tra le regioni ed il governo per fare un piano straordinario sulla viabilità e l’accesso alle aree colpite dal sisma”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al termine della riunione al ministero delle Infrastrutture dei Trasporti, aggiungendo che questo piano “è parte integrante del sostegno allo sviluppo ed alle popolazioni dell’area”.
L’attenzione che si vive sul territorio è costante e quotidiana. Oggi riunione di lavoro. Abbiamo ci siamo riuniti per discutere sul piano stralcio che deve essere approvato: il primo piano per la risistemazione della parte di viabilità , quella importante per ripristinate alcune condizioni di sicurezza, fatto con i presidenti delle Regioni e con il ministro”. Lo ha detto il capo della protezione civile Fabrizio Curcio a margine dell’incontro al ministero delle Infrastrutture con i presidenti delle 4 regioni del cratere sismico su infrastrutture e viabilità nelle zone sismiche. Il meeting è stato convocato dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Del Rio.
“Le lamentele di chi è colpito da questa sequenza di scosse ci sono e bisogna sempre essere attenti e comprendere. Le scosse vanno avanti da 5 mesi. Dobbiamo dimostrare di mettercela tutta. Capisco anche che molte volte il termine burocrazia è un po generico: ci sono delle regole che stiamo cercando di velocizzare nelle situazione in cui si può fare e si deve fare. Le regole di oggi sono veramente speditive. Bisogna poi metterli in pratica. Questo compete a tutti. Non esiste il grande burocrate. C’è una catena di attività che va addirittura dal cittadino che deve presentare la pratica al livello nazionale, ognuno deve fare la propria parte e questi decreti servono anche per velocizzare il fatto che ognuno faccia la propria parte. Però non pensiamo che ci sia un’amministrazione o un ente o un soggetto che diventa il collo di bottiglia. Il nostro sistema funziona come una catena ed è evidente che tutti gli anelli devono funzionare al meglio e il decreto terremoto serve anche per migliorare questi aspetti”, ha dichiarato infine il capo della protezione civile Fabrizio Curcio.

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