Paura stamani a Teramo per la scossa di terremoto registrata alle 9.28 con epicentro ad Accumoli (Rieti) e magnitudo 3.8, che è stata avvertita da molti in città.In diversi Istituti scolastici dove le lezioni erano già iniziate gli insegnanti a scopo precauzionale hanno fatto uscire gli alunni in modo particolare al Liceo Classico Delfico e allo Scientifico. In diverse scuole è stata decisa la sospensione delle lezioni.
Una scossa di 3.6 e’ stata registrata a 3 km da Accumoli alle 9 e 28 dalla Sala sismica Ingv di Roma.
IL PIANO
Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha approvato il primo stralcio del programma definito da Anas, di concerto con le Regioni e i gestori stradali, per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale interrotta o danneggiata a causa dei terremoti che hanno colpito il Centro Italia a partire dallo scorso 24 agosto. Anas, infatti, e’ stata incaricata dal Governo, con il decreto legge n. 205 del 4 novembre scorso, di provvedere al ripristino ed alla messa in sicurezza della viabilita’ delle infrastrutture stradali di propria competenza nonche’ di coordinare e supportare gli interventi su quelle di competenza degli enti territoriali e locali. In particolare, con Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 408 del 15 novembre 2016, l’ingegner Fulvio M. Soccodato di Anas e’ stato nominato Soggetto Attuatore di Protezione Civile, con il compito di effettuare una puntuale ricognizione del danno e realizzare un Programma complessivo di interventi di ripristino di tutta la rete stradale all’interno del cratere sismico. Successivamente all’approvazione del Programma, il Soggetto Attuatore dovra’ coordinare e provvedere alla sua attuazione. “Per ripristinare la viabilita’ e le connessioni per il Centro Italia colpito dal sisma- afferma il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio- sono stati considerati sia gli interventi urgenti, sia la definizione di assi prioritari di collegamento con il Paese. Siamo impegnati vicino alle comunita’ colpite perche’ senza collegamenti non vi e’ sviluppo e ripresa dell’attivita’ economica”.