Ss Lazio, Immobile di rigore (ri)avvicina l’Europa – LE PAGELLE

Decide un tiro dagli undici metri incriminato. La squadra di Inzaghi non incide mai, ma porta a casa tre punti pesantissimi contro l'Udinese

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Ciro immobile

La Lazio porta a casa tre punti pesantissimi contro l’Udinese, si riavvicina al terzo posto del Napoli e risponde così all’Atalanta. Una vittoria discussa perché arrivata con un rigore più che dubbio assegnato per un sospetto fallo di mano di Ali Adnan che solo dopo svariati replay sembra esserci.

Immobile ha trasformato il tiro dagli undici metri facendo esplodere un Olimpico addormentato da un match che la Lazio non ha interpretato al meglio. L’assenza di Biglia si è fatta sentire tantissimo e la squadra è sembrata con la testa già al derby di mercoledì. I capitolini con tantissima fatica hanno portato a casa i tre punti, fondamentali per la corsa all’Europa e adesso si possono concentrare sull’andata della semifinale di Coppa Italia di mercoledì.

LE PAGELLE

STRAKOSHA 6 – Sostituisce ancora Marchetti e chiude senza gol subiti. Impreciso nelle uscite, bravo sulla rasoiata insidiosa di Jankto nella ripresa.

PATRIC 5.5 – Passo indietro rispetto alle ultime apparizioni, l’impegno non manca, ma è meno ispirato del solito.

BASTA 6.5 – Porta corsa e intensità sulla destra. Invoca anche un rigore per una trattenuta di Samir, ma l’arbitro lascia correre.

DE VRIJ 6.5 – Provvidenziale in più di una circostanza su Thereau e Zapata. Preciso ed elegante negli interventi.

HOEDT 5 – Troppi errori sia in fase difensiva che nelle ripartenze. Delude rispetto alla costanza manifestata nelle precedenti apparizioni.

MILINKOVIC SAVIC 6 – Il suo ingresso porta una scossa alla squadra, ma non è ancora devastante come un mese fa.

RADU 6 – Soffre all’inizio, cresce con il trascorrere dei minuti quando scende anche in fase offensiva. Esce senza più energie.

WALLACE SV PAROLO 6.5 – Solita prova generosa del centrocampista biancoceleste che macina kilometri su kilometri. Prova anche gli inserimenti in area avversaria, ma senza particolare fortuna.

MURGIA 6.5 – Inzaghi lo lancia titolare per sostituire Biglia. Il ragazzo non si fa schiacciare dalle responsabilità e gioca un match gagliardo. Non è Lucas, ma non molla di un centimetro e lotta su ogni pallone con la bava alla bocca.

LULIC 6 – Generoso e caparbio, ma spesso lezioso e impreciso nei passaggi. La sua assenza mercoledì, però, peserà come un macigno.

FELIPE ANDERSON 5.5 – Lontano parente del giocatore scintillante ammirato più volte all’Olimpico. Cerca poche volte lo spunto, senza pungere mai sulla sua fascia. Da lui ci si aspetta ben altro.

IMMOBILE 7 – Il voto è per il rigore calciato con cattiveria e personalità, ma Ciro come i suoi compagni non brilla affatto. Spesso vaga troppo lontano dall’area avversaria. La sua troppa generosità si rivela controproducente. Perde un paio di palloni pericolosissimi sulla trequarti. Quel tiro dagli undici metri, però, trasformato con sicurezza e cattiveria è troppo importante.

KEITA 6.5 – Il migliore dell’attacco biancoceleste, fa spesso tutto bene tranne l’ultimo passaggio. Protesta per un fallo di Danilo in area su cui Pairetto fa proseguire.

INZAGHI 6.5 – La sua Lazio non ha impressionato. Forse il derby alle porte ha condizionato troppo la sfida, ma Simone ha indovinato i cambi e portato una ventata di brio alla squadra. L’Europa è lì sta ai suoi ragazzi provare a prenderla.

Antoniomaria Pietoso

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