I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, coordinati dal Comando Compagnia Carabinieri di Tivoli e sotto l’egida della locale Procura della Repubblica, al termine di un’articolata attività investigativa finalizzata alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel comune di Tivoli ed in particolare nelle frazioni di Tivoli Terme, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Tivoli, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 3 soggetti gravitanti nel contesto criminale dell’area tiburtina. I tre, Pietro S. di 43 anni, Diego S. di 35 anni, Jari B. di 20 anni, dovranno rispondere, a vario titolo, di spaccio di sostanza stupefacente. Le indagini hanno consentito di “aggredire” la piazza di spaccio allestita proprio vicino al centro commerciale “ Le Palme” di Tivoli Terme ed interrompere il fiorente giro di droga che fruttava agli indagati consistenti guadagni. Le investigazioni condotte dai militari della locale stazione, anche con l’ausilio di mezzi tecnici, hanno consentito di cristallizzare molteplici cessioni di droga ove i clienti dei “pusher” mimetizzavano il loro andirivieni con quello dei normali clienti del centro commerciale, facendo sì che la piazza del centro commerciale “Le Palme” di Tivoli Terme divenisse un vero e proprio “gran bazar” della droga , tale da far invidia alle più famose ma tristemente note piazze di spaccio della Capitale. Gli elementi raccolti nel corso delle attività indagine condotte con l’esecuzione di sequestri, servizi di osservazione, captazioni di immagini e pedinamenti, ha consentito di ricostruire il modus operandi degli indagati e rendere possibile la costruzione di un solido quadro indiziario a carico dei soggetti, già validato dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Tivoli emittente le misure restrittive a loro carico. Contestualmente all’esecuzione delle misure si eseguivano, su ordine del pubblico ministro titolare del fascicolo d’indagine, numerose perquisizioni a carico di soggetti connessi con l’ambiente criminale frequentato dai tre indagati.
Questa mattina, nel corso delle fasi esecutive dei provvedimenti restrittivi ed a seguito delle perquisizioni presso le abitazioni degli indagati, i Carabinieri hanno rinvenuto una pistola a tamburo con 34 cartucce, di diverso calibro, perfettamente funzionante e custodita all’interno di un forno ubicato sul retro dell’abitazione, dove sono stati inoltre rinvenuti 60 grammi di hashish, suddivisi in nove stecche pronte per la vendita e 290 grammi di marijuana. In flagranza di reato, per questo rinvenimento, sono stati arrestati S.P. di 43 anni, S.D. 36 anni, G.L. di 21 anni, G.A. di 24 anni, che dovranno rispondere a vario titolo di detenzione illegale della pistola clandestina, in quanto con matricola abrasa e detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacente.
Le armi e la droga saranno inviate presso i laboratori del RACIS per le dovute analisi balistiche e tossicologiche, mentre la persona arrestata per la detenzione della pistola clandestina sarà associata presso il Carcere di Roma Rebibbia in attesa della celebrazione del rito di convalida dell’arresto, le altre persone arrestate per la detenzione della droga, invece, saranno ricondotti al regime degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione di rito di convalida.