Ecco che succede alla Monachina. “Quella dei nomadi non è solo una questione di integrazione sociale, che pende come una spada di Damocle sulla politica romana, ma anche un problema igienico-sanitario che tira in ballo la vivibilità delle popolazioni limitrofe e degli stessi residenti del campi rom. Si guardi, ad esempio, il perimetro esterno della baraccopoli della Monachina – situata fuori dal Gra lungo l’Aurelia – dove dominano impietose minidiscariche a cielo aperto di rifiuti e un abbandono istituzionale preoccupante.
Situazioni che fanno il palio con altri insediamenti nomadi della Capitale, dove si registrano da tempo illegalità diffusa e roghi tossici: ultimi in ordine di tempo, i fumi divampati il 22 marzo dal campo rom di via Salviati, nel quartiere Tor Sapienza. Sollecitiamo, dunque, il Comune di Roma a non voltarsi più dall’altra parte, ponendo definitivamente rimedio alla questione nomadi. Da par suo, auspichiamo che la Regione Lazio monitori con certezza e rapidità tutti gli aspetti igienico-sanitari”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Ambiente, Adriano Palozzi.