“In seguito all’approvazione degli otto decreti sulla scuola, gli studenti e le studentesse romane si ribellano, a partire dalle loro classi, con il boicottaggio dei test Invalsi. Vogliamo un altro modello di scuola: didattica alternativa e non piena di nozioni; valutazione narrativa e non punitiva; investimenti reali sul diritto allo studio per combattere l’abbandono scolastico che colpisce più di 750mila ragazzi in tutto il Paese”. Così in una nota Unione degli Studenti Roma.
“Nonostante le minacce da parte di presidi e docenti, noi non ci siamo femati e questo è solo l’inizio di una grande stagione di lotte” – continuano gli studenti di Roma – si legge nella nota – Vengono spesi ogni anno 14 milioni per questi test standardizzati ed inutili mentre non si investe sull’istruzione pubblica. Ora basta, non accettiamo nessuna delega sul nostro futuro perchè da adesso decidiamo noi!”.
