Proseguono i lavori di bonifica (vedi articolo ieri) dagli insediamenti abusivi che da tempo costeggiavano via Cilicia lato ferrovia. Baracche di fortuna con relative discariche a fianco in aree abbandonate al più assoluto degrado come segnalavamo da mesi (vedi articolo precedente). Ostello improvvisato di senza dimora era l’esempio di un fenomeno che a Roma va assumendo aspetti inquietanti perché, come ci segnalavano alcuni operatori Ama “ne bonifichi uno ne spuntano altri 10”. E non solo in aree periferiche o coperte allo sguardo dal verde, che peraltro dovrebbe venir bonificato in atteso di quel bando che dovrebbe sostituire le decine di addetti delle coop di Buzzi che appunto del verde pubblico si Occupavano.
In effetti a nascondere gli scempi di un abusivismo straccione è proprio la rigogliosa vegetazione che se è una caratteristica delle bellezze romane, in molte aree si trasforma in una impenetrabile foresta di arbusti. Tanto per fare un esempio, a poche centinaia di metri dallo sgombero avvenuto ieri di via Cilicia, la ciclabile si innesta sulla Cristo Colombo, peraltro poco frequentata come quasi tutte le ciclabili della Capitale, è in condizioni pietose di sporcizia e abbandono ai suoi lati. Proprio di fianco, a scendere verso la sottostante strada che passa sotto il ponte della ferrovia, sono presenti altri insediamenti abusivi, in questo caso ben nascosti, ma individuabili dalla mefitiche volate di fumi che talora da quel punto si levano.
Insediamenti identificabili anche dai gruppi di persone, probabilmente di etnia rom, che verso sera si recano verso quella destinazione passando dietro la fermata degli autobus in direzione Caracalla a fronte della circonvallazione Ostiense. Pure non essendo dei patiti dei due pedali ci chiediamo chi a tarda sera o anche al mattino presto oserebbe percorrere quella ciclabile oppure anche solo percorrerla a piedi, quanto meno dall’incrocio di via Cilicia sino alla Circonvallazione. Un problema quindi anche di sicurezza visto che i casi di aggressioni proprio sulle ciclabili anche più centrali non sono mancati. E’ quindi evidente l’intreccio di problemi che questi insediamenti o baraccopoli abusive comportano in termini di igiene, di decoro, ma anche di incolumità dei cittadini.