Impianto di ventilazione, lampade riscaldanti, timer, oltre a 360 piante di marijuana e altri 8 kg di sostanza stupefacente già esfoliata ed essiccata. Un sodalizio ben collaudato quello interrotto dalla Polizia di Stato a Ostia: marito, moglie e due collaboratrici, gestivano un vera e propria fabbrica per la coltivazione della marijuana.
Il “gestore” dell’illegale attività era un uomo di 71 anni, il quale avvalendosi dell’aiuto della sua giovane moglie e di altre due donne, aveva trasformato una costruzione in un terreno di sua proprietà, in una base per la sostanza stupefacente.
Ad individuare i quattro “produttori” sono stati gli agenti del Commissariato Lido di Roma al termine di un’indagine sullo spaccio di droga sul litorale.
Gli investigatori, coadiuvati dalle unità cinofile della Questura, con un blitz effettuato ieri mattina hanno fermato un 71enne originario di Chieti, una romana di 33 anni, sua moglie romana di 52 e una cittadina rumena di 37.
Sul posto, oltre alle piante ben visibili, i poliziotti hanno trovato delle scatole con dentro foglie esfoliate ed altre essiccate, oltre alla “bibbia del coltivatore” con indicazioni sulle date di fioritura e un’agenda con nominativi di probabili acquirenti.
Condotti negli uffici del commissariato, i quattro sono stati arrestati; dovranno rispondere per il reato di produzione, traffico e detenzione di sostanza stupefacente.