Getta a terra, picchia e tenta di strangolare la compagna per strada

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Una mano sul collo della compagna e l’altra sul braccio, per impedirle di scappare. Li hanno trovati così gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Celio intervenuti a seguito di una segnalazione al N.U.E, di una donna picchiata e trascinata in terra da un uomo nei pressi di piazzale Ostiense.

Lei, una donna di 40 anni, lui un tunisino di 48 anni, hanno convissuto 9 mesi, una persona gentile e affettuosa all’inizio, poi il cambiamento: aggressioni quotidiane, schiaffi, pugni, sul volto e su tutto il corpo, con minacce di ritorsioni a lei e alla sua famiglia se si fosse rivolta alle forze dell’ordine. Fino all’epilogo, l’ultima aggressione da parte del compagno.

Ha iniziato insultandola, poi, senza alcun motivo l’ha afferrata e trascinata in terra; lei è  riuscita a scappare, ma poco dopo è stata raggiunta e di nuovo picchiata, fino all’intervento salvifico degli agenti.

Lasciatemi stare è la mia donna, diglielo che non ti ho fatto niente” questo gridava il tunisino, ma la donna, sentendosi protetta dalla presenza dei poliziotti, ha mostrato i segni dell’aggressione appena subita, una ecchimosi sul collo, un labbro ferito e abiti laceri.

Frattura del setto nasale, contusioni agli arti inferiori, contusione cranica: queste alcune delle ferite riscontrate al pronto soccorso, per la donna di origine bielorussa, accompagnata da una donna poliziotto che le ha offerto anche supporto psicologico.

Per l’uomo, dopo gli accertamenti di rito espletati presso il commissariato, si sono spalancate le porte del carcere. Dovrà rispondere, di fronte all’autorità giudiziaria, di atti persecutori e lesioni aggravate.

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