Si presenta a casa di un’anziana signora e, fingendosi avvocato, la convince a consegnargli denaro contante per far rilasciare il figlio che, a suo dire, aveva provocato un incidente.
Sono gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Viminale ad accorgersi, nel pomeriggio di ieri, di un uomo che si aggira tra le auto in sosta in via Alessandro Volta con fare circospetto. Decidono pertanto di pedinarlo. Notano così che entra nel portone di un palazzo, dal quale esce poco dopo in tutta fretta.
Decidono quindi di effettuare un controllo, nel corso del quale il 47enne viene trovato in possesso di 870 euro e di un biglietto ferroviario di andata e ritorno per Napoli, dove l’uomo è residente. Poi, pressato dalle domande degli agenti, ammette di aver appena truffato una donna di 92 anni.
Seguendo un copione ben collaudato, infatti, l’uomo aveva telefonato a casa dell’anziana spacciandosi per avvocato, comunicandole che suo figlio si trovava in un commissariato in stato di fermo per aver causato un incidente aggiungendo che, per farlo rilasciare, avrebbe dovuto versare la somma di 2.500 euro alla controparte. La donna, disperata, rispondeva di avere in casa, solo 850 euro. Il falso avvocato l’aveva rassicurata, dicendo che la somma sarebbe bastata come acconto e che sarebbe passato a ritirare i soldi.
Così, poco dopo, l’uomo ha citofonato riuscendo a farsi consegnare i contanti. Il napoletano di 47 anni, al termine degli accertamenti è stato arrestato dagli agenti del Commissariato Viminale per truffa aggravata.