Ucciso ad Ardea in agguato, imputati assolti anche in appello

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Resta senza responsabili l’omicidio di Alessandro Torni l’uomo di 43 anni ucciso nel gennaio 2008 ad Ardea con alcuni colpi di pistola mentre era a bordo della sua autovettura. La prima Corte d’assise d’appello di Roma, presieduta da Andrea Calabria con Giancarlo De Cataldo, ha confermato l’assoluzione gia’ pronunciata in primo grado a Frosinone per Mario Mirra, 58enne e Claudio Di Costanzo, 54enne, indicati dagli investigatori rispettivamente quale mandante ed esecutore materiale. Era il 3 gennaio 2008 quando Torni fu ucciso a Tor San Lorenzo, una frazione vicino ad Ardea, cittadina nel litorale a sud di Roma.

 

Era stato raggiunto al volto da due colpi di pistola nel mentre era nella sua auto (poi trovata riversa in una cunetta a ridosso di un incrocio); con lui al momento dell’agguato c’erano anche il padre e il figlio. Poco prima di essere ucciso era andato nella stazione dei carabinieri di Tor San Lorenzo in quanto sottoposto all’obbligo di firma; era pregiudicato per reati vari. Nel corso delle complesse indagini (inizialmente l’inchiesta si chiuse con un’archiviazione, ma poi venne fuori un collaboratore di giustizia che pero’ non fu ritenuto credibile), gli investigatori si convinsero che alla base dell’omicidio c’erano da un lato forti rancori personali (una relazione sentimentale conclusasi male fra il mandante e la sorella dell’assassinato), dall’altro contrasti relativi allo spaccio di droga. Gia’ durante il processo di primo grado emersero contraddizioni; tant’e’ che, nonostante il pm avesse chiesto la condanna di Mirra e Di Costanzo all’ergastolo, la Corte d’assise di Frosinone pronuncio’ una sentenza assolutoria per entrambi gli imputati. Sentenza, questa, oggi confermata anche in appello.

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